Torino, nuovo corso per la Pinacoteca Agnelli con Sarah Cosulich

Nuova direttrice per il museo, apertura al pubblico il 27 maggio

MAR 11, 2022 -

Musei Milano, 11 mar. (askanews) – La Pinacoteca Agnelli di Torino ha presentato il proprio nuovo corso che, con la nomina di Sarah Cosulich nel ruolo di direttrice, si propone “di trasformare l’istituzione in un centro culturale dinamico, aperto ai linguaggi multidisciplinari del presente in dialogo con la storica collezione di Pinacoteca”. La nuova Pinacoteca aprirà al pubblico il 27 maggio 2022. Sarà un luogo dedicato alla produzione di mostre inedite e di progetti site-specific commissionati ad artiste e artisti italiani e internazionali per i suoi spazi: attraverso progetti espositivi di ricerca e collaborazioni con istituzioni italiane e internazionali, Pinacoteca diviene un luogo aperto alla riflessione sulle tematiche della contemporaneità, votato all’inclusione e alla partecipazione di una molteplicità di pubblici diversi. La nuova programmazione di Pinacoteca si estende anche sulla celebre pista sul tetto del Lingotto. Lo spazio esterno si arricchisce di installazioni di artiste e artisti internazionali pensati per dialogare con l’architettura industriale, con lo spettacolare paesaggio sulla città e con il giardino recentemente realizzato sulla pista. Grazie al progetto di riconversione di FIAT, la Pista 500 è oggi il parco pensile più alto d’Europa con le sue 40.000 piante di oltre 300 specie autoctone diverse: un polmone verde a 28 metri di altezza che, coerente alla sua identità originale di circuito storicamente dedicato al collaudo delle automobili, è oggi anche suggestivo test drive per la Nuova 500, la prima all-electric di casa FIAT. La mostra che inaugura il nuovo corso della Pinacoteca è dedicata all’artista Sylvie Fleury, con la curatela di Cosulich e Lucrezia Calabrò Visconti. Pioniera e punto di riferimento importante per le pratiche emergenti, negli ultimi trent’anni Fleury ha portato avanti una ricerca poliedrica che elude correnti e categorie. Attraverso una molteplicità di media – dalla scultura alla pittura al neon all’installazione, Fleury attinge nel suo vocabolario a oggetti e immaginari provenienti dall’ambito della moda, della fantascienza, delle sottoculture pop, indagando i meccanismi di costruzione del valore e la fabbricazione di desideri della società contemporanea. Fleury produce opere che con intelligenza e ironia affrontano la tensione tra le politiche di genere, il consumismo e la cultura contemporanea – prima tra tutte, la storia dell’arte. Il suo lavoro risuona con la volontà di Pinacoteca di ampliare la narrazione tradizionale del Lingotto, segnata dall’immaginario maschile della fabbrica e dell’automobile, ma anche con quello di una collezione storica rappresentata da artisti uomini.