Interrotta dalla pandemia, torna a Brescia “Le donne nell’arte”

A Palazzo Martinengo, dal 22 gennaio

GEN 21, 2022 -

Arte Milano, 21 gen. (askanews) – Dame eleganti, madri affettuose, eroine mitologiche, seducenti modelle e instancabili popolane: torna a Palazzo Martinengo a Brescia la mostra “Le donne nell’arte. Da Tiziano a Boldini”, dal 22 gennaio al 12 giugno 2022. L’esposizione, che documenta quanto la rappresentazione dell’universo femminile abbia giocato un ruolo determinante nella storia dell’arte italiana lungo un periodo di quattro secoli, dagli albori del Rinascimento al Barocco, fino alla Belle Époque, riprende il proprio cammino, dopo lo stop imposto dalla diffusione della pandemia. “Avevamo promesso di ritornare – ha detto Roberta Bellino, presidente dell’Associazione Amici di Palazzo Martinengo – e dunque eccoci qui. Finalmente le sale di Palazzo Martinengo ritrovano i capolavori che già stavano appassionando un largo numero di amanti dell’arte e non solo”. La mostra, curata da Davide Dotti, organizzata dall’Associazione Amici di Palazzo Martinengo, col patrocinio della Provincia di Brescia, del Comune di Brescia e della Fondazione Provincia di Brescia Eventi, in partnership con Fondazione Marcegaglia onlus, presenta oltre 90 capolavori di artisti quali Tiziano, Guercino, Pitocchetto, Appiani, Hayez, Corcos, Zandomeneghi, De Nittis e Boldini che, con le loro opere, hanno saputo rappresentare la personalità, la raffinatezza, il carattere, la sensualità e le più sottili sfumature dell’emisfero femminile, ponendo particolare attenzione alla moda, alle acconciature e agli accessori tipici di ogni epoca e contesto geografico. “Il tema della donna – ha affermato il curatore Davide Dotti – è così affascinante e coinvolgente che gli artisti, soprattutto tra XVI e XIX secolo, lo hanno indagato da ogni prospettiva iconografica, eternando le ‘divine creature’ in capolavori che tutt’oggi seducono fatalmente il nostro sguardo. Per il visitatore è l’occasione di compiere un emozionante viaggio ricco di sorprese, impreziosito da dipinti inediti scoperti di recente in prestigiose collezioni private, opere mai esposte prima d’ora, e incontri ravvicinati con celebri donne del passato, tra cui la bresciana Francesca (Fanny) Lechi, ritratta nel 1803 dal grande Andrea Appiani in una straordinaria tela che dopo oltre venticinque anni dall’ultima apparizione torna visibile al pubblico”.