Museo Barracco: antichità e innovazione green con progetto “Li-Fi”

Dal 6 gennaio riapre al pubblico dopo 21 anni la Domus romana

GEN 5, 2022 -

Cultura Roma, 5 gen. (askanews) – Al Museo di Scultura Antica Giovanni Barracco di Roma la cultura incontra l’innovazione tecnologica sostenibile. A partire dal 6 gennaio i visitatori avranno l’opportunità di approfondire una selezione di opere della collezione permanente attraverso l’esperienza innovativa offerta dal progetto Li-Fi, una modalità di visita con tecnologia senza fili promosso da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e presentato dalle aziende To Be Srl, DB Ingegneria dell’immagine Srl e Tecno Electric Srl con il sostegno dell’Unione Europea. Il progetto fa parte dei 43 vincitori – su 126 partecipanti – del bando “L’impresa fa Cultura” indetto dalla Regione Lazio per promuovere, attraverso l’uso di nuove tecnologie, il patrimonio culturale del Lazio. Con l’occasione verrà riaperta al pubblico, dopo 21 anni, la domus romana che si trova nei sotterranei del Museo. Da domani dunque attraverso l’impiego delle soluzioni Li-Fi (acronimo di Light Fidelity) sviluppate dalla startup innovativa To Be Srl sarà possibile fruire di contenuti multimediali di approfondimento, messi a disposizione dal Museo – tra i primi al mondo a dotarsi di questo sistema – direttamente sui dispositivi mobili dei visitatori: basterà scaricare l’apposita App e posizionare lo smartphone o tablet sotto la luce del trasmettitore di luce Li-Fi. Una soluzione realizzata con attenzione a modalità di fruizione ‘non tradizionali’: è presente infatti una doppia modalità di fruizione, sia per vedenti che per non vedenti (o ipovedenti), grazie all’utilizzo di tracce audio realizzate a partire dai contenuti testuali. La tecnologia si potrà sperimentare al Museo Barracco fino al 20 febbraio 2022, con possibilità di proroga. Il progetto è stato presentato oggi nel corso di un incontro stampa presso il Museo Barracco – moderato dal direttore di Askanews Gianni Todini – a cui hanno partecipato Maria Vittoria Marini Clarelli (Sovrintendente Capitolina ai Beni Culturali), Roberto Pollari (Capo di Gabinetto del Consiglio Regionale del Lazio); Francesco Paolo Russo (Founder& CEO di To Be Srl); Giancarlo Brasini (Project Manager DB Ingegneria dell’Immagine); Alfonso Pecoraro Scanio (Presidente Fondazione UniVerde); Gabriele Ferrieri (Presidente ANGI – Associazione Nazionale Giovani Innovatori). La sperimentazione coinvolgerà una selezione di 14 punti di interesse, di cui 9 nelle sale al piano terra e al primo piano e 5 nella Casa romana, risalente nelle sue principali strutture documentate al IV secolo d.C. e situata nei sotterranei del museo, che riapre al pubblico per l’occasione dopo oltre 20 anni di chiusura. La scoperta dei resti nei sotterranei del Museo Barracco è fortuita e risale al 1899, nel corso dei lavori di parziale demolizione dell’edificio rinascimentale, che dal 1948 ospita il Museo, realizzati per l’apertura del nuovo asse viario di Corso Vittorio Emanuele. La domus sarà straordinariamente aperta tutti i giorni fino al 9 gennaio e, successivamente, fino alla fine di febbraio, solo nei fine settimana, dal venerdì alla domenica. La riapertura temporanea della Domus, legata alla sperimentazione, è solo il primo passo di un più ampio e complesso progetto di valorizzazione del sito che avrà sviluppo nei prossimi mesi. In apertura dell’incontro, Maria Vittoria Marini Clarelli (Sovrintendente Capitolina ai Beni Culturali) ha annunciato che “la sperimentazione di oggi fa parte di un progetto di più ampia portata nell’applicazione della tecnologia LiFi”. “Il progetto ‘LiFi: l’antichità incontra l’innovazione sostenibile’ – ha sottolineato Roberto Pollari – si caratterizza per essere una sintesi dei concetti di transizione ecologica, trasformazione digitale e promozione culturale. Proprio per questo è rientrato tra i progetti finanziati dal ‘Por FESR 2014 – 2020 L’impresa fa cultura’ finanziati dalla Regione Lazio per un totale di 6.616.397 euro. Ben vengano quindi le innovazioni tecnologiche che permettono nuove forme di fruizione della cultura in sintonia con il rispetto dell’ambiente”. “L’idea di mettere in relazione due valori come tradizione e innovazione, che spesso è solo uno slogan – ha detto Alfonso Pecoraro Scanio – in questo caso crea davvero una connessione efficace. Con questo progetto, la tecnologia Li-Fi diventa infatti lo strumento essenziale attraverso cui gli elementi della tradizione vengono valorizzati e resi disponibili per vivere un’esperienza nuova, più moderna e attuale sia in termini di funzionalità ma anche di significato culturale. Il Li-Fi rappresenta anche un vantaggio ambientale perché riduce l’elettrosmog, i costi energetici e rappresenta una best practice di grande qualità che ho avuto l’occasione di premiare già negli anni scorsi e sulla quale molte istituzioni sensibili stanno puntando. Oltre a questo modello di infrastruttura, presentato oggi al Museo Barracco di Roma, è già in corso l’implementazione della Li-Fi Zone presso il sito archeologico di Pompei, uno dei più importanti al mondo”. “Abbiamo fondato To Be inseguendo un sogno ed una visione – ha spiegato Francesco Paolo Russo -: immaginare un mondo dove ogni luce possa trasmettere dati. Questa è la nostra Li-Fi Revolution. Il Li-Fi è una tecnologia che consente di trasmettere dati in maniera veloce, sicura e sostenibile. In questi primi anni di attività abbiamo realizzato progetti in moltissimi settori differenti grazie alla flessibilità e alle caratteristiche di questa tecnologia. Se nel mondo Beni Culturali, così come abbiamo fatto per il Museo di Scultura Antica Giovanni Barracco di Roma, la stessa luce che illumina un’opera d’arte o una sala espositiva può migliorare la fruizione del patrimonio culturale trasmettendo contenuti multimediali che arricchiscono l’esperienza di visita, ecco che nel mondo Retail con la stessa soluzione possiamo attivare dei servizi di marketing di prossimità in base ai prodotti esposti in un negozio o in una galleria commerciale. Ancora, negli ultimi mesi stiamo lavorando ad un’importante novità che permette di utilizzare l’infrastruttura Li-Fi G (Geolocal) per dare un servizio di Indoor Navigation molto preciso. Una sorta di Google Maps per interni in grado di guidarti, attraverso la presenza di specifiche Li-Fi Zone, in ambienti molto grandi come centri commerciali, stazioni, aeroporti, strutture sanitarie etc.”. “Recentemente – ha detto ancora il founder e ceo di To Be – abbiamo anche implementato soluzioni LiFi S (Streaming) con l’obiettivo di connettere scuole e uffici offrendo l’opportunità a delle postazioni PC di lavoro o studio di connettersi via Li-Fi ad alta velocità abbattendo consumi energetici ed eliminando l’impatto in termini di radiofrequenze indoor. Proprio nelle ultime settimane hanno visto la luce i primi ospedali Li-Fi grazie alla collaborazione con la ASL Napoli 2 Nord. La LiFi Revolution procede inesorabile e noi vogliamo guidare questa rivoluzione, ci stiamo facendo trovare pronti da un mercato, quello Li-Fi, che comincia ad essere maturo e che, secondo gli analisti, crescerà moltissimo nel corso dei prossimi 5 anni”.