Viceministra Cultura russa: grati a presidenza italiana G20

Parla Manilova dopo viaggio in Italia e incontro con Borgonzoni

DIC 9, 2021 -

Cultura Milano, 9 dic. (askanews) – “Siamo molto grati alla presidenza italiana del G20 per quanto fatto sul piano della cultura”. Così la viceministra della Cultura russa Alla Manilova in un’intervista ad askanews, in chiusura del suo viaggio in Italia, dove ha incontrato, a Roma, la sottosegretaria alla Cultura Lucia Borgonzoni. L’incontro avvenuto in occasione della XVIII sessione del Consiglio italo-russo per la Cooperazione economica, industriale e finanziaria (Circeif) è stato secondo Manilova molto fruttuoso. “È gratificante che nonostante la difficile situazione epidemiologica nel mondo, i colleghi italiani siano riusciti a tenere l’evento di persona” afferma. Oltre a notare la “somiglianza genetica tra le nostre culture”, i legami culturali influiscono “positivamente” anche sulle “relazioni politiche, economiche e turistiche”. L’Italia è – secondo Manilova – tradizionalmente uno dei principali partner della Russia in ambito culturale. “Il nostro rapporto – dice – ha radici storiche molto profonde, dai primi contatti nel Medioevo ad oggi. Molte figure italiane hanno vissuto e lavorato in Russia: Fioravanti, Rastrelli e altri. A sua volta, l’Italia è stata di grande importanza per il lavoro di compositori russi come M.I. Glinka, P.I. Tchaikovsky, in Italia sono stati scritti “Le anime morte” di N.V. Gogol e anche “I Demoni” di F.M. Dostoevsky”. Allo stato attuale, le relazioni russo-italiane nel campo della cultura hanno raggiunto “il più alto livello di sviluppo”, dice la viceministra che ricopre la carica dal 2012, con un passato da giornalista e da vice governatrice di San Pietroburgo (2008-2011). “Ogni anno, le istituzioni culturali russe e italiane organizzano più di una dozzina di eventi bilaterali in un’ampia varietà di direzioni. È indicativo che nell’ambito del Consiglio intergovernativo russo-italiano per la cooperazione economica, industriale e monetaria e finanziaria – il principale organo di cooperazione interstatale tra i due paesi – al quale i ministeri di Russia e Italia riferiscono sui risultati della cooperazione in aree specializzate e determinano i vettori di sviluppo (a cura dei copresidenti del Consiglio sono il Ministro dell’Industria e del Commercio della Federazione Russa Denis Manturov e il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio), il discorso sulla cooperazione nel campo della cultura è sempre messo al primo posto – proprio all’inizio dell’incontro. Ciò sottolinea l’elevata importanza che viene attribuita al dialogo in questo settore tra i due Stati”. Nell’ambito della riunione dei copresidenti del Gruppo di lavoro sulla cultura del Consiglio italo-russo per la cooperazione economica, industriale, monetaria e finanziaria – secondo quanto raccontato da Manilova – “con i nostri colleghi italiani, abbiamo potuto discutere temi di attualità dello sviluppo del settore museale e industrie creative. È stata raggiunta tutta una serie di accordi bilaterali sullo sviluppo dell’interazione culturale tra i nostri Paesi”. Secondo le parole della viceministra “la pandemia di COVID-19 non ha potuto fermare la cooperazione russo-italiana in campo culturale, ma, al contrario, ha dato impulso allo sviluppo di nuove forme di comunicazione culturale, come la digitalizzazione e la digitalizzazione della cooperazione museale, la creazione di una strategia post-pandemia comune per lo sviluppo del business museale e delle industrie creative”. Naturalmente, sia la Russia che l’Italia “sono due paesi con il più ricco patrimonio culturale” aggiunge. “Ci sono molti musei di diverse specificità nei nostri paesi. Pertanto, lo scambio di mostre museali è sempre molto popolare tra il pubblico. L’evento più importante del dialogo culturale russo-italiano è l’attuazione dell’Anno “incrociato” dei musei 2021-2022. La sua inaugurazione è avvenuta il 30 settembre 2021 a Milano nell’ambito di un “vertice” museale bilaterale, inaugurato dai Ministri della Cultura dei due Paesi. Il programma dell’anno comprende circa 70 eventi preparati in collaborazione con musei russi e italiani. In totale, all’Anno “incrociato” partecipano più di 30 musei nazionali e altrettante istituzioni italiane. Il primo ottobre si è svolto in Calabria un road show museale, dove rappresentanti dei musei russi e italiani hanno potuto prendere parte a momenti di confronto e discutere opportunità di ulteriore collaborazione. Particolarmente apprezzati sono i tour delle istituzioni musicali e teatrali dei nostri paesi. “Quest’anno – dice Manilova – nonostante la pandemia, lo State Academic Folk Dance Ensemble intitolato a I. Moiseev ha tenuto con successo una tournée in Italia a Genova, l’Orchestra Filarmonica Nazionale Russa sotto la bacchetta di V. Spivakov si è esibita a Merano, così come l’RNO e l’Orchestra Sinfonica del Teatro Mariinsky ha partecipato al festival musicale di Verona”. La viceministra sottolinea che “la cooperazione italo-russa continua a svilupparsi a un ritmo senza precedenti. La situazione attuale nel mondo impone la necessità di sviluppare nuovi strumenti di interazione culturale. Nella riunione dei copresidenti del Gruppo di lavoro sulla cultura del Consiglio italo-russo per la cooperazione economica, industriale, monetaria e finanziaria, insieme ai colleghi italiani, è stato deciso di intensificare la cooperazione nella digitalizzazione della sfera culturale – il campo di politica culturale più popolare sia in Russia che in Italia”. Infine ci sono gli scambi tra studenti e giovani: “sono la pietra miliare del nostro dialogo”, chiosa Manilova. “E intendiamo svilupparli. A questo proposito, abbiamo concordato con i nostri partner italiani la possibilità di tenere una piattaforma creativa giovanile russo-italiana, nell’ambito della quale studenti di università creative e giovani specialisti nel campo della cultura potranno scambiare esperienze e sviluppare progetti comuni”. (di Cristina Giuliano)