Violenza donne Milano, 25 nov. (askanews) – Nell’analisi della violenza domestica nulla è stato più sottovalutato del linguaggio. La scelta e l’uso delle parole, la loro combinazione, lo “stile del discorso” costituiscono invece il mezzo fondamentale che l’abusante utilizza per ridurre e mantenere la donna in uno stato di soggezione e soccombenza. Attingendo a un ampio corpus di casi raccolti in oltre vent’anni di ricerche, Raffaella Scarpa – docente di Linguistica italiana e Linguistica medica all’Università di Torino e importante esperta di stilistica – ridefinisce nel volume “Lo stile dell’abuso. Violenza domestica e linguaggio” (ed. Treccani Libri / Visioni / Pag. 352) la violenza domestica. Scarpa elabora nuove categorie interpretative, ne illustra i meccanismi occulti, dimostrando che l’analisi linguistica altro non è, in fondo, che una “macchina della verità” dove l’orco si scopre. O per dirla con Victor Klemperer: “Ciò che qualcuno vuole occultare, o agli altri, o a se stesso, perfino ciò che racchiude entro di sé inconsciamente, la lingua lo porta alla luce”.
“Lo stile dell’abuso”, il linguaggio della violenza sulle donne
Un libro affronta come un giallo come emerge la verità