Parte il “kansha-sai” di UNIQLO, la “festa del ringraziamento”

Tante sorprese in un evento dall'atmosfera orientale

NOV 24, 2021 -

Uniqlo Roma, 24 nov. (askanews) – Nella cultura giapponese l’atto di ringraziare è fondamentale nello svolgimento corretto delle relazioni sociali. Non stupisce quindi il fatto che un gigante dell’abbigliamento globale, profondamente radicato nella cultura nipponica come UNIQLO, in alcuni periodi dell’anno promuova iniziative promozionali proprio per esprimere gratitudine verso i clienti e non solo. Tra novembre e dicembre, infatti, la catena giapponese – presente in Italia a Milano con un suo store – celebrerà il suo “festival del ringraziamento”, in giapponese “kansha-sai”. Questo nome, tra l’altro è formato da tre caratteri, i primi due rappresentanti l’idea di “ringraziamento” e il terzo è quello che si legge anche come “matsuri”. E i matsuri sono, per la cultura nipponica, festival con un radicamento profondo nella spiritualità e nello stile di vita nipponici. Ovviamente, l’evento offrirà anche la possibilità di accedere a promozioni oltre a sorprese per premiare la fedeltà dei clienti. Durante il festival del Kanshasai, ci saranno anche offerte speciali Black Friday sugli articoli più popolari e amati del brand, disponibili online su uniqlo.com dal 25 novembre e per approfittarne immediatamente basta iscriversi alla newsletter e ottenere anche 10 € di sconto sul primo acquisto online. Inoltre, i clienti avranno la possibilità di ottenere in regalo uno special gift, dei biglietti per un concerto a sorpresa di un celebre cantante italiano e partecipare ad esclusivi workshop presso lo store milanese di Piazza Cordusio. UNIQLO nacque seguendo il successo del fast fashion in tutto il mondo. In Giappone questo modello di business trovò presto terreno fertile e la prima a cogliere la palla al balzo fu appunto Fast Retailing, una società nata da un negozio di Ube (prefettura di Yamaguchi) e fondata da Yanai Masao. Sull’onda del boom economico degli anni ’80, nel 1984 questa società, che aveva assunto il nome di Ogori Shoji, aprì a Hiroshima un negozio di abbigliamento unisex denominato UNIQUE CLOTHING WAREHOUSE. Quello stesso anno il timone dell’azienda fu lasciato al figlio di Masao, Yanai Tadashi, che ancora oggi è alla guida del gruppo. Nel 1988 si decise di semplificare il nome pronunciato in giapponese “Yunikuro”, che nella trascrizione sarebbe diventato UNICLO. Ma venne commesso un errore di trascrizione, quindi il nome internazionale del brand divenne UNIQLO, con quella “Q” così caratteristica che finì per diventare un punto di forza per il riconoscimento del marchio. Il boom UNIQLO cominciò alla fine degli anni ’90 per consolidarsi pienamente poi negli anni 2000, nei quali avviò anche la sua diffusione internazionale, soprattutto in Asia ma anche negli Stati uniti. Alla fine del primo decennio del nuovo millennio, il gruppo giapponese era tra le prime cinque catene di abbigliamento del mondo. Oggi la catena conta circa 45mila dipendenti in tutto il mondo. Quest’anno segna il secondo anno di UNIQLO in Italia e sono 20 anni da quando il marchio è stato lanciato per la prima volta a livello globale nel 2001.