A Roma Arte in Nuvola “Domenica Regazzoni e Lucio Dalla a 4 mani”

Dieci opere illustrano il sodalizio fra il cantautore e l'artista

NOV 17, 2021 -

Arte Roma, 17 nov. (askanews) – Canzoni che diventano quadri, note che si trasformano in luce e colori, parole che mutano in immagini. È l’esposizione Domenica Regazzoni & Lucio Dalla a 4 mani, dal 18 al 21 novembre alla Nuvola di Fuksas nell’ambito di Roma Arte in Nuvola, Fiera internazionale Arte moderna e Arte contemporanea. Una selezione – a cura di Silvia Evangelisti – di 10 opere realizzate da Regazzoni e ispirate al grande cantautore bolognese scomparso nel 2012. “Sono quadri sorprendenti, svelano delle sfumature dei miei brani che io stesso non conoscevo. Aggiungono significato e completano le mie canzoni”: così nel 2000 Dalla definiva le opere dell’artista lombarda. “La curiosità era una delle sue qualità migliori e ho capito frequentandolo che la sua vita era un po’ come la pittura: un quadro puoi anche non capirlo, ma se ti trasmette anche una piccola emozione, chi l’ha dipinto ha fatto centro”, ha detto Regazzoni. Le opere esposte – alcune inedite e altre frutto di un lungo lavoro iniziato nel 1998 – restituiscono sulla tela le emozioni suscitate dalle liriche di Lucio Dalla. Da Henna a Com’è profondo il mare, da Milano a Ciao, passando per Caruso, Notte e Milano, tanti sono i lavori (e i loro titoli) che hanno ispirato l’artista lombarda nel realizzare quadri dall’atmosfera intima e raccolta, avvolgente come i rispettivi capolavori in musica. Completa il percorso espositivo un breve filmato che raccoglie significative interviste in cui lo stesso cantautore testimonia la profonda amicizia con l’artista. Incessantemente alla ricerca di punti d’incontro tra colore e materia, suono e parola, la musica ha da sempre fatto parte della vita di Domenica Regazzoni, figlia di un celebre liutaio e sorella di Cesare Regazzoni, autore e compositore che ha cofirmato, con Lucio Dalla, le musiche di Baggio Baggio, tra le opere in mostra. Nei lavori esposti risalta all’occhio lo spessore materico, restituito da iuta, gesso e colori a olio, che caratterizzano la cifra stilistica di questa collezione e anticipano, tra le righe, la sperimentazione scultorea intrapresa dall’artista a partire dal 2003 in memoria del padre. Le sue tele sono abitate da azzurri e blu, ora liquidi e ora intensi, aranci e gialli. Al colore, grande protagonista, si “mescolano” elementi extrapittorici, poetici frammenti di mondo, come garze e fili sottili che si sovrappongono per creare evocativi e poetici “paesaggi”.