“La Breccia sulla luna”: libro d’esordio di Cristina Brecciaroli

Un romanzo autobiografico, dalla ferita alla rinascita

NOV 15, 2021 -

Libri Roma, 15 nov. (askanews) – Chi è il narcisista patologico? Perché è così difficile liberarsene? Quali sono gli effetti della sua manipolazione sulla mente della vittima? Troveremo le risposte a queste, e a tante altre domande, ne “La Breccia sulla luna”, l’esordio letterario di Cristina Brecciaroli. “La Breccia sulla luna” è un romanzo autobiografico attraverso il quale l’autrice – vittima di un padre narcisista patologico – spiega come la ferita infantile possa lasciare una cicatrice indelebile e influenzare i rapporti, spingendosi a cercare nelle relazioni solo soggetti tossici. La vittima si troverà coinvolta in una serie di episodi rocamboleschi nel tentativo di salvare la sua vita e quella della figlia. Si salverà soltanto quando, affrontando un cammino terapeutico, troverà il modo di ripercorrere e sgretolare l’immagine del padre. Il messaggio che l’autrice vuole dare a tutte le donne e gli uomini, imprigionati in relazioni tossiche, è che se lei ce l’ha fatta, tutti possono farlo: salvare sé stessi e cambiare un destino segnato è possibile. “Avrei voluto scrivere questo libro tanto tempo fa ma ogni volta che tentavo provavo un profondo dolore: forse le mie ferite ancora sanguinavano. Dopo un lungo percorso di meditazione, è proprio durante il lockdown nell’aprile 2020 che leggendo dall’Indonesia – dove risiedo – della situazione in cui si trovavano i miei amici in Italia, che ho capito che dovevo canalizzare le mie energie in qualcosa di costruttivo che lasciasse traccia della mia esistenza In un momento di forte dolore e di costrizione, ho capito che scrivere mi avrebbe fatto sentire di nuovo libera” racconta Cristina Brecciaroli, aggiungendo: “Così un giorno con grande sorpresa, di getto e in modo fluido, la penna ha cominciato a scorrere sulla carta, ed anche se a tratti mi fermavo perché le lacrime bagnavano i fogli, ho capito che ero pronta ad aprire il mio cuore”. “Questo è un racconto autobiografico catartico, autoterapeutico. La protagonista sembra raggiungere finalmente una serenità negata dalle tragiche vicende familiari degne di una saga televisiva vietata ai minori e per gente forte di stomaco” commenta l’attrice Maria Grazia Nazzari che ha firmato la prefazione del libro.