Lo schermo dell’arte 2021, con Matthew Barney e Shirin Neshat

A Firenze la 14esima edizione del festival e la mostra VISIO

NOV 3, 2021 -

Arte Milano, 3 nov. (askanews) – E’ uno dei festival più interessanti sulla scena italiana e forse il punto di maggiore contatto tra il cinema e l’arte contemporanea. Torna a Firenze Lo schermo dell’arte, giunto alla 14esima edizione, che quest’anno sarà aperto e chiuso da film di due artisti straordinari: Matthew Barney e Shirin Neshat. “Redoubt” di Barney inaugurerà il Festival mercoledì 10 novembre; mentre Neshat, presente in sala, lo chiuderà domenica 14 novembre con il suo “Land of Dreams” diretto con il marito Shoja Azari. Data la natura del tempo che viviamo, il Festival, sempre diretto da Silvia Lucchesi, si svolgerà in forma ibrida, in presenza a Firenze al Cinema La Compagnia e alla Manifattura Tabacchi dal 10 al 14 novembre, e online fino al 21 novembre. Tra gli ospiti anche gli artisti e artiste Oliver Laric, Rä di Martino, Iván Argote, M+M, Sara Sadik, Roberto Fassone, Beatrice Favaretto, Riccardo Giacconi, Caterina Erica Shanta, il curatore Luca Lo Pinto, la storica dell’arte e curatrice Valentina Tanni, il botanico e saggista, Stefano Mancuso, Julian Ross Programmer dell’IFFR (International Film Festival Rotterdam), Etienne Bernard Direttore del FRAC Bretagne, il curatore Stefano Collicelli Cagol, la curatrice Ilaria Mancia, il curatore Alessandro Rabottini, la curatrice Paola Ugolini, il curatore Samuele Piazza, la curatrice Sofia Lanusse. In programma ci sono 42 tra film e opere: oltre a quelli di Shirin Neshat e Matthew Barney, anteprime mondiali e nazionali di film realizzati da artisti internazionali, tra cui Rä di Martino, Renzo Martens e Iván Argote; il Focus dedicato all’artista austriaco Oliver Laric; i film di Roberto Fassone, Beatrice Favaretto, Riccardo Giacconi e Caterina Erica Shanta prodotti tramite la campagna di crowdfunding Artists’ Film Italia Recovery Fund promossa dallo Schermo dell’arte a maggio 2020; documentari che raccontano l’amicizia del regista Alain Fleischer con Christian Boltanski, il grande artista francese scomparso lo scorso luglio; la carriera iniziata a 80 anni di Bill Traylor, uno degli artisti afroamericani più importanti del XX secolo; la vita di uno dei principali esponenti dell’Espressionismo astratto, il pittore statunitense Clyfford Still; un omaggio alle figure femminili che hanno contribuito a rendere celebre la scuola del Bauhaus, sede dell’avanguardia e fondamento dell’architettura moderna, sottolineando il potenziale innovativo apportato dalle donne; il film con il backstage dell’opera barocca Les Indies Gallants di Jean-Philippe Rameau che ha visto al debutto alla regia il noto artista francese Clément Cogitore, che ha coinvolto ballerini e coreografi hip hop dalla banlieu parigina mostrando come un brano composto nel 1735 possa ancora parlare alle generazioni più giovani. In contemporanea al festival, poi, si tiene anche la la decima edizione di “VISIO. European Programme on Artists’ Moving Images”, progetto di ricerca e residenza dedicato ad artisti che utilizzano le immagini in movimento; la mostra Thinking Beyond – Moving Images for a Post-Pandemic World con le opere dei dieci artisti e artiste partecipanti a VISIO, curata da Leonardo Bigazzi e prodotta con NAM – Not A Museum che aprirà a Manifattura Tabacchi il 9 novembre dalle 18.00 alle 21.00, visitabile fino al 12 dicembre 2021.   Il programma dei film de Lo schermo dell’arte anche quest’anno è disponibile online sulla piattaforma MyMovies.it