Filosofo Han si scusa con Agamben dopo lectio magistralis a Roma

L'autore de "La società della stanchezza" si è detto dispiaciuto

OTT 26, 2021 -

Roma, 26 ott. (askanews) – “Il signor Han si scusa per aver parlato di una e-mail privata del signor Agamben durante la sua conferenza al Goethe-Institut di Roma il 19 ottobre 2021. Il signor Han è dispiaciuto che il signor Agamben si senta ferito dalle sue parole. Non era sua intenzione offendere il signor Agamben. Agamben è un filosofo importante per il signor Han e lui lo stima molto, come ha sottolineato nella sua conferenza”: sono le scuse – riportate in un post sui profili social del Goethe Institut Roma – che il “filosofo tedesco più letto al mondo” (El Paìs), Byung-Chul Han, ha presentato a Giorgio Agamben, filosofo e accademico italiano che di recente ha ripreso il concetto di “Stato d’eccezione” in un suo libro omonimo, dopo che l’autore de “La società della stanchezza”, attualmente ospite all’Accademia tedesca Villa Massimo a Roma, lo aveva tirato in ballo durante una lectio maggistralis il 19 ottobre scorso. Durante il suo intervento all’Auditorium del Goethe Institut di Via Savoia, Han aveva raccontato di avere invitato Agamben a un confronto a Roma – al Goethe Institut o a Villa Massimo – proprio sul concetto di “Stato d’eccezione”. Un invito respinto da Agamben in un carteggio via mail, nel quale il filosofo italiano, contrario al vaccino anti-Covid, aveva spiegato al collega tedesco-coreano di non essere in possesso del green pass necessario per intervenire a un incontro pubblico. “Io stesso non sono d’accordo con il Green pass sul posto di lavoro – aveva affermato il filosofo tedesco-coreano nell’incontro promosso dalle Scuderie del Quirinale nell’ambito della mostra Inferno – e in particolare con la minaccia che si possa venire sospesi se non si rispetta la normativa. Ma non ci aiuta la teoria dello ‘Stato d’eccezione’; vorrei solo chiedergli se questa misura è conforme alla democrazia e alla costituzione. La democrazia non è qualcosa che viene data una volta per tutte, ma qualcosa per cui bisogna sempre lottare. Ho la sensazione che Agamben non sappia cosa è la democrazia”, aveva incalzato Byung-Chul Han.