Settimana sociale CEI, mons. Santoro: al Sud vada il 70% del Pnnr

Speciale Le Transizioni Giuste, verso l'appuntamento di Taranto

AGO 11, 2021 -

Transizioni Giuste Roma, 11 ago. (askanews) – “Per superare la povertà i fondi destinati dal Pnnr non siano il 36%, il 40%, ma se vogliamo realmente superare il divario ne devono venire almeno il 70%. Questo fa bene all Italia, non solo al Sud”. Lo afferma mons. Filippo Santoro, arcivescovo di Taranto, nella prima di una serie di video-interviste che askanews ha realizzato in vista della 49esima Settimana sociale dei cattolici italiani, intitolata “Il pianeta che speriamo”, che si svolgerà a Taranto dal 21 al 24 ottobre prossimi. Ambiente, lavoro, futuro, tutto è connesso, sottolinea la Conferenza episcopale italiana. Mons. Santoro ha scelto per noi una parola-chiave, cambiamento di rotta.”Per Taranto la Settimana sociale si pone nella prospettiva di un cambiamento di rotta, perché in tutti questi anni c è stato un ondeggiare, tra interventi della magistratura, interventi del governo, per cui la fabbrica ex Ilva si chiudeva, non si chiudeva”, afferma il presidente del comitato organizzatore della Settimana sociale: “E’ come se tutta la vita della città fosse stata polarizzata su questo elemento, e la cosa è molto ingiusta, perché la vita è più grande, è più dinamica, la città è una bellissima, e le persone hanno interessi vari. Però se si vuole realmente offrire speranza alla gente bisogna cambiare rotta, e quindi mettere un punto chiaro, soprattutto da parte del governo. Che sia innanzitutto uno stop alla devastazione ambientale, ma anche una possibilità di sviluppo di un lavoro degno per le persone. E poi anche una possibilità che le iniziative economiche siano diversificate, non sia tutto nelle mani della monocultura dell’acciaio. Siano diversificate nell’ambito in cui sarebbero necessarie infrastrutture, opere perché l’agricoltura che già è di qualità in vari punti nel Tarantino possa assumere forme più estese, ma anche un superamento del divario tecnico tra scuole di formazione e scuole che permettono ai nostri giovani di rimanere nel territorio e non emigrare. C’è un insieme di problemi che secondo me offrono la possibilità di un orizzonte nuovo nella prospettiva di un cambiamento, di un nuovo respiro, di un nuovo protagonismo. Quello che la Settimana sociale propone è un cambiamento di sguardo, lo sguardo che proponiamo nella Settimana sociale è lo sguardo che Papa Francesco ci offre nella Laudato sì, lo sguardo dell’ecologia integrale, perché non si può prendere un problema isolatamente, non si può prendere la questione ambientale da sola. E quindi bisogna coniugarla con quella lavorativa, l’ecologia sociale, con l’ecologia culturale e l’ecologia della vita famigliare. Taranto vuole avere un respiro ampio, in modo da rendere possibile anche un cambiamento di rotta, indica una sensibilità, indica una prospettiva, che rende possibile il cambiamento effettivo. C’è un’interlocuzione anche con lo Stato italiano, particolarmente perché abbiamo la possibilità del recovery plan, e quindi si può cambiar rotta. Mi permetto di dire”, conclude mons. Santoro: “Per superare la povertà i fondi destinati dal Pnnr non siano il 36%, il 40%, ma se vogliamo realmente superare il divario ne devono venire almeno il 70%. Questo fa bene all Italia, non solo al Sud”.