D’Andrea (Meic): ecosofia strumento relazione tra essere viventi

Camera Forense Ambientale lancia progetto, percorso educativo su dimensione sociale

LUG 21, 2021 -

Cultura Roma, 21 lug. (askanews) – La Camera Forense Ambientale lancia il progetto “Sentieri dell’Ecosofia LAB” un percorso educativo sulla dimensione sociale e culturale dei processi di rigenerazione territoriale di luoghi che versano in situazioni di criticità e rappresentano fratture con la comunità locale. L’obiettivo, quello di aprire nuovi sguardi sui “luoghi del degrado” che attendono di rinascere, che siano capaci di prender parte e orientare processi di rigenerazione centrati sugli aspetti sociali, sui rapporti umani di comunità e sull’innovazione sociale. A settembre verrà ufficialmente presentata la mappa dei sentieri dell’Ecosofia. “L’innovazione sociale implica governance democratica – dichiara il Prof. Luigi D’Andrea Presidente del movimento ecclesiale di impegno culturale e membro del Comitato scientifico della Camera Forense Ambientale – ovvero l’identificazione di nuove forme di partecipazione politica, capaci di tradurre i bisogni dei cittadini in politiche e azioni, rendendo quanto più possibile inclusivo il processo decisionale, anche utilizzando le nuove tecnologie. Così come implica coesione sociale, un concetto che inerisce al bisogno di neutralizzare la frammentazione, l’individualizzazione e, in maniera ancora più significativa, la crescita delle ineguaglianze, la polarizzazione sociale, la marginalizzazione e l’esclusione”. “Abbiamo voluto far sbocciare nell’ambito della Notte Bianca del Libro una nuova parola: Ecosofia – aggiunge Cinzia Pasquale Presidente della Camera Forense Ambientale. La necessità di riscrivere il rapporto dell’essere umano con l’ambiente circostante è un dato ineluttabile. E per riscriverlo ci occorrono nuovi termini. Le parole sono indispensabili, infatti, non solo per capire il passato, ma anche per leggere il presente e tracciare la strada verso il futuro. Arne Naess, filosofo norvegese che di parole se ne intendeva, ha per primo usato, negli anni ’60, il termine Ecosofia per identificare la consapevolezza dell’Ambiente. Oggi, ritornati con i piedi per terra a seguito della devastante esperienza pandemica, l’Ecosofia acquisisce una rinnovata modernità. La visione antropocentrica dell’uomo dominatore della natura è risultata fallace imponendo nuove consapevolezze in ordine alla fragilità umana. Pertanto, è essenziale ampliare lo sguardo oltre i nostri confini e considerare il “noi” e l’ambiente circostante la casa di cui dobbiamo responsabilmente avere cura. La sfida del diritto è, da questo punto di vista, stimolante poiché occorrerà indagare il rapporto tra il principio di libertà (io sono-io scelgo) e quello di fraternità (io sono – io assumo responsabilità verso gli altri). Questo comporterà abbandonare logiche individualistiche e ridisegnare il patto tra democrazia e cittadini nell’ottica di una etica della cura della casa comune”.