Berlitz: l’italiano è la lingua meno richiesta in Europa

Secondo una ricerca, primo l'inglese poi le lingue nordiche

LUG 6, 2021 -

Istruzione Roma, 6 lug. (askanews) – Secondo una recente ricerca Berlitz, azienda internaziona-le di formazione linguistica e culturale su scala globale, i corsi in lingua italiana sono i meno richiesti in Europa per motivi lavorativi. Lo studio, che si basa sui corsi erogati dal network nell’ultimo anno soprattutto nel settore business to business, ha rivelato che l’inglese è la lingua più richiesta dagli studenti che approcciano un corso di lingua extra scolastico (36,02%), seguita dalle lingue nordiche (svedese, norvegese, danese e finlandese) con il 21,69% in totale, dal francese con il 8,19% e dal tedesco con il 5,74%. A superare l’Italiano in classifica, che si posiziona in fondo con una richiesta pari all’1,49%, anche l’olandese e lo spagnolo con il 3,92%. Questi risultati mostrano nettamente come in alcuni paesi la percentuale maggiore di corsi viene venduta in lingua originale. In Svezia, ad esempio, il 90% dei percorsi di apprendimento viene richiesto direttamente in lingua sve-dese. Stesso discorso vale per il danese in Danimarca e il francese nel Benelux. Il motivo è in parte legato al fatto che in questi luoghi converge un elevato numero di expat, che hanno necessita di imparare la lingua locale per poter lavorare. Se guardiamo invece all’Italia, circa il 50% dei corsi richiesti è in inglese, mentre la restante metà vede un pari merito tra corsi in tedesco, francese, spagnolo e italiano. La lingua italiana, sia nel nostro paese che all’estero, viene studiata nella maggior parte dei casi per motivi culturali e non di apprendimento scolastico. La cultura italiana è infatti la più diffusa in Europa e nel mondo: i giapponesi studiano l’italiano perché amanti dell’opera, gli spagnoli amano la musica e le tradizioni italiane e quasi tutti gli europei venerano e conoscono il cibo e la cucina italiana. L’Italia è tra le primissime mete al mondo per il turismo, e siamo invidiati e ammirati da molti Paesi vicini e lontani. Come l’inglese per la finanza e per le comunicazioni internazionali, l’italiano potrebbe diventare un must per alcuni grandi settori ed eccellenze che il nostro Paese esporta nel mondo. Indiscutibilmente dovrebbe parlare italiano il mondo del food, che tutti ci invidiano, il settore dell’automotive dove oltre alla Ferrari primeggiamo con Maserati, Alfa Romeo, Lamborghini, Ducati Aprilia, Zonta, Bugatti, solo per citarne alcune. E così anche il settore moda, dove non temiamo confronti, come nel mondo dell’arte e del design. Berlitz, informa una nota, si impegna costantemente a diffondere la cultura e la lingua italiana nel mondo, organizzando corsi brevi ed intensivi per stranieri, sia a Roma che a Milano, cercando di attirare sempre di più un pubblico selezionato di estima-tori oltre che professionisti e manager internazionali.