A Palermo SoleLuna Film Festival nel segno di Duilio Giammaria

La rassegna all'interno del complesso dello Steri

LUG 5, 2021 -

Sicilia Palermo, 5 lug. (askanews) – Dall’esperienza del “cinema dal basso” al primo dei film della nuova rassegna fuori concorso JCC DOC, con tre titoli di cinema africano e arabo. E ancora una lunga carrellata di film in concorso e l’omaggio a Cecilia Mangini. È la proposta della seconda giornata di Sole Luna Doc Film Festival che domani 6 luglio aprirà le porte alle 19,30 al Cortile Steri per il primo dei talk di “Creare Legami”, la sezione del festival dedicata all’incontro, al confronto e alla condivisione di buone pratiche. Alla conversazione, moderata dai direttori artistici Chiara Andrich e Andrea Mura, parteciperanno: Alessio Genovese, Virginia Nardelli e Lorella Libeccio che con le associazioni Zabbara e La Bandita hanno realizzato i progetti FunKino – Cinema for Inclusion e ABCinema. Protagonisti, sulla scena e nel backstage, ragazzi e ragazze che non avevano mai avuto a che fare col mondo del cinema o del documentario: giovani richiedenti asilo, adolescenti e bambini che grazie al progetto hanno raccontato e si sono raccontati acquisendo consapevolezza di sé e delle proprie possibilità e stabilendo un contatto comunicativo col resto del mondo.   A partire dalle 21 sempre nel Cortile Steri, le esperienze raccontate nel talk lasceranno spazio alla proiezione dei film di cui si è parlato: Jabal- La montagna di Alessio Genovese (18′) che vede protagonisti un gruppo di adolescenti e la partecipazione straordinaria di Mimmo Cuticchio e dell’attrice Simona Malato; e Nei nostri sogni (19′) realizzato insieme da bambini dell’Istituto Gonzaga e da bambini di Ballarò seguiti dal Centro Astalli; e il lungometraggio L’amour n’a pas de frontière di Virginia Nardelli e Lorella Libeccio (41′) che ha coinvolto giovani richiedenti asilo. Sempre alle 21 ma al Cortile Abatelli per la sezione Sguardi Doc Italia che vuole far conoscere gli autori più apprezzati del panorama italiano, è in programma  l’omaggio alla regista Cecilia Mangini, prima grande documentarista italiana, venuta a mancare all’inizio di quest’anno. A partire dagli anni Cinquanta, Mangini ha raccontato l’Italia in tutte le sue sfaccettature: dalle periferie alle campagne sempre più in abbandono, al boom industriale, alle battaglie per la parità di genere delle donne. Il festival proietterà gli ultimi lavori realizzati dalla regista insieme a Paolo Pisanelli: Facce (Italia 2018, 5′), un viaggio dall’Italia all’Albania alla ricerca di volti e voci a distanza di ventisette anni dal primo sbarco nel 1991 di migranti albanesi in Italia; e Due scatole dimenticate (Italia 2020, 58′) su ciò che resta della guerra in Vietnam e sulla memoria che svanisce. Presenta i documentari Alessandro Rais. (segue)