“Il Vangelo secondo TikTok”, prete 2.0 scrive un libro sul social

Edizione Terra Santa, anche in formato e-book

APR 22, 2021 -

Roma, 22 apr. (askanews) – Da un prete con 2 milioni di “Mi piace”, una bussola per i social. Edizioni Terra Santa pubblica, anche in formato e-book, “Il Vangelo secondo TikTok”. Usare i social e restare liberi di Mauro Leonardi, prete ed educatore, creator di grande successo sul social preferito dai più giovani.

Scrive l’autore nell’introduzione: “La domanda che mi viene rivolta più frequentemente dagli utenti di TikTok – in gergo creators – è: ‘Che ci fa un prete qui?’ e io, con un pizzico d’ironia, rispondo: “Come si può essere prete e non essere qui?”. I social sono aziende con l’obiettivo di fare business raccogliendo le nostre informazioni. Ci sono certamente dei rischi, ma nonostante tutto essi ci permettono di comunicare con il mondo e di essere creativi. E allora? Come sopravvivere agli algoritmi usandoli a nostro vantaggio?

Da questo dilemma attualissimo prende le mosse la coinvolgente e più che mai urgente riflessione di un sacerdote 2.0, che ha superato su TikTok i 2 milioni di «Mi Piace». Continua l’autore: “Gesù, pur di condividere la nostra vita, oltre a insegnare la strada della Croce non aveva disdegnato di ridere e ballare con noi uomini: perché io, dopo aver pubblicato diversi libri “seri” ed essermi iscritto a tanti social “seri”, non avrei dovuto fare lo stesso?”. Ci sono grandi possibilità nella nostra era ipertecnologica sempre più interconnessa e le piattaforme del web hanno aperto nuove frontiere per condividere contenuti positivi, educativi e, perché no, anche evangelici.

Per don Mauro Leonardi c’è un metodo efficace per usare i social in modo intelligente e restare liberi di pensare con la propria testa, senza lasciarsi plagiare nei pensieri e nelle azioni. Ha scritto questo manuale – traboccante di dati, di case history e di esempi – per i tantissimi fan che lo seguono e per chi desidera muoversi da protagonisti nell’universo social, sopravvivendo al diluvio di immagini e informazioni, di hater e fake news, di challenge e furti di identità, di consumismo indotto e narcisistica ostentazione di sé. Perché c’è il bello di TikTok, ma bisogna sapere come trovarlo.