Teatri Italiani Privati: da Barbareschi accuse infamanti

Se ha le prove, le porti in Procura. Altrimenti taccia e si scusi

APR 12, 2021 -

Roma, 12 apr. (askanews) – L’Associazione Teatri Italiani Privati chiede con forza “che venga fatta chiarezza intorno alla infamante quanto generica accusa ricevuta da tutto il comparto dello Spettacolo dal Vivo”, in merito alle dichiarazioni di Luca Barbareschi che a “Non è L’Arena” ha dichiarato che nel settore dello spettacolo dal vivo “alcuni Teatri non hanno ricevuto i ristori perché pagano in nero, perché riciclano soldi, perché fanno cose terribili”.

“Se il Sig. Barbareschi ha gli elementi a riprova di quanto dichiarato, li porti in Procura e sporga una querela circostanziata. Altrimenti taccia e si scusi”, si legge in una nota.

“Questo episodio risulta ancora più grave poiché vede protagonista una persona che nell’ultimo anno ha beneficiato di imponenti sostegni da parte dello Stato (egli stesso ha vantato nel corso del suo intervento su LA7 un ristoro di circa 800mila euro che – aggiungiamo per dovere di cronaca- si è sommato per il solo anno 2020 agli oltre 700mila di finanziamento ordinario da parte del FUS e che fa monte con gli 8 milioni di euro ricevuti nel 2018 e 2019 grazie a una legge ad personam votata dal Parlamento per una non meglio precisata celebrazione dei 100 anni del Teatro di sua proprietà)”.

“Purtroppo – conclude la nota – nessuno dei professionisti presenti in Studio ha saputo opporre contraddittorio pretendendo dall’ospite elementi circostanziati a conferma delle proprie pesanti accuse. Ed è per questo che ci corre obbligo di chiedere una smentita/rettifica oppure un approfondimento delle pesanti ed infamanti accuse”.