A Ginevra una mostra di Stefano Boccalini con quattro artigiani

Alla Maison Tavel Musée d'Art e d'Histoire

APR 7, 2021 -

Milano, 7 apr. (askanews) – Si è aperta il 1 aprile a Ginevra alla Maison Tavel Musée d’Art e d’Histoire la mostra La ragione nelle mani, ideata da Stefano Boccalini con la collaborazione di quattro artigiani della Valle Camonica.

La Comunità Montana di Valle Camonica, che opera sul territorio attraverso il proprio Distretto Culturale e l’artista Stefano Boccalini, in collaborazione con il partner Art for the World Europa, sono infatti tra i vincitori della ottava edizione del bando Italian Council, programma a supporto dell’arte contemporanea italiana nel mondo promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea dell’allora MiBACT, ministero per i Beni e le Attività culturali e per il Turismo.

Stefano Boccalini e il Distretto culturale della Valle Camonica collaborano da vari anni, prima nell’ambito della rassegna Aperto Art on the border – la manifestazione di arte pubblica che mette in rapporto l’arte contemporanea con il territorio camuno – e, più recentemente, nell’ambito del progetto Ca’Mon – sostenuto da Fondazione Cariplo – per la realizzazione a Monno di un Centro per l’arte e l’artigianato della montagna, di cui Boccalini è direttore artistico.

La mostra La ragione nelle mani è curata da Adelina von Fürstenberg e realizzata in collaborazione con ART for THE WORLD EUROPA. Si tratta della prima di una serie di iniziative che fanno capo all’omonimo progetto, realizzato in collaborazione con importanti partner culturali: Musée Maison Tavel-Musée d’Art et d’Histoire (Ginevra) sede della mostra, Art House (Scutari, Albania), Sandefjord Kunstforening (Sandefjord, Norvegia), Fondazione Pistoletto Onlus, Accademia Belle Arti Bologna, MA*GA – Museo Arte Gallarate e GAMeC Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea Bergamo. Dopo aver portato i segni della Valle Camonica in Europa l’opera ideata da Boccalini, composta da vari manufatti, entrerà a far parte della collezione della GAMeC.

“La ragione nelle mani” è un progetto che si muove su due livelli, quello del linguaggio e quello dei saperi artigianali, attraverso il coinvolgimento della comunità locale. Tutti i manufatti che compongono l’opera sono stati realizzati in Valle Camonica da quattro artigiani affiancati ognuno da due giovani apprendisti. Gli otto “allievi” sono stati selezionati attraverso un bando pubblico, promosso dalla Comunità Montana e rivolto ai giovani della valle interessati a confrontarsi con pratiche artigianali appartenenti alla tradizione camuna: la tessitura dei pezzotti, l’intreccio del legno, il ricamo e l’intaglio del legno. Queste forme artigianali, che storicamente ricoprivano una funzione di primaria importanza nel tessuto sociale e culturale della Valle, oggi faticano a resistere ai cambiamenti imposti dalla modernità e pochi ne conoscono ancora le antiche tecniche.

“Viviamo in un’epoca – ha detto Boccalini – in cui le parole sono diventate un vero e proprio strumento di produzione e di captazione di valore economico, e hanno assunto una dimensione sempre più importante all’interno del contesto sociale. Attraverso il loro uso cerco di ridare un peso specifico e un valore collettivo al linguaggio, che per me è il ‘luogo’ dove la diversità assume un ruolo fondamentale, diventando il mezzo con cui contrapporre al valore economico il valore ‘del comune'”.