Gros-Pietro: atenei italiani buoni, ma servono nuove competenze

Il presidente di Intesa Sanpaolo all'evento online della LUISS

FEB 23, 2021 -

Milano, 23 feb. (askanews) – “Quasi la metà degli atenei italiani sta nel 5% migliore delle università al mondo come reputazione, mentre altri Paesi come Cina, Francia e Stati Uniti hanno solo circa il 10% delle loro università in questa categoria”. Lo ha detto il presidente di Intesa Sanpaolo Gian Maria Gros-Pietro, intervenendo al convegno organizzato dall’Università LUISS Guido Carli per la presentazione della ricerca “L’Italia e la sua reputazione: l’università”, realizzata da Italiadecide con Intesa Sanpaolo e condotta dal professor Domenico Asprone con i professori Pietro Maffettone, Massimo Rubechi e Vincenzo Alfano.

“Il futuro – ha aggiunto Gros-Pietro – sarà molto diverso dal passato, la crisi pandemica ha evidenziato l’accelerazione sul tema della digitalizzazione e la crisi in poco tempo ha separato rapidamente quello che si sarebbe naturalmente separato, ma più lemntamente”.

“Per una banca – ha aggiunto Gros-Pietro – servono nuove competenza, che vanno dalla matematica all’informatica, ma non soltanto, perché per attuare i cambiamenti è necessario che le persone li accettino e li facciano propri, quindi servono anche le scienze comportamentali. E sono importantissime anche le competenze legali e giuridiche”.

“Questa crisi – ha concluso il presidente del gruppo bancario – è diversa dalle altre, perché non è legata a una bolla speculativa o a eccesso di investimenti, ma è dovuta a una crisi sanitaria. Ciò significa che è possibile un rimbalzo fortissimo dell’economia, ma le cose comunque non torneranno come prima. Questa crisi ha dimostrato che il genere umano non controlla il pianeta, ma per esempio il cambiamento climatico ci dice che siamo in grado di alterare la condizione del pianeta. Dobbiamo prendere atto e muoverci in direzione di un rallentamento, un contenimento e un arresto del cambiamento climatico”. Anche per questo, a livello di università, sono necessarie secondo Gros-Pietro nuove competenze, anche nell’ottica della sostenibilità, altro tema cruciale del futuro, per la finanza quanto per tutti gli altri ambiti dell’economia.