Ascoltare i giovani per costruire una scuola con un futuro

Intesa Sanpaolo prende parte al progetto Leparolechesiamo

FEB 3, 2021 -

Milano, 3 feb. (askanews) – Innovazione, sostenibilità, inclusione, rispetto, motivazione, attenzione alla complessità del mondo, concretezza: sono queste le parole chiave per la scuola di domani emerse da una ricerca tra 190 studenti in 13 scuole all’interno del progetto Leparolechesiamo, la scuola che vogliamo, promosso da Mondadori Education in collaborazione con Università Cattolica e Intesa Sanpaolo, che si basa sull’ascolto degli studenti. Ne abbiamo parlato con Elena Jacobs, responsabile Valorizzazione del Sociale e Relazioni con le Università di Intesa Sanpaolo.

“Il progetto – ha detto ad askanews – si sviluppa in tre step, ovvero la fase di ascolto; la call to action della progettazione attraverso un concorso e la selezione dei migliori progetti e infine la fase attuativa attraverso il crowdfunding”.

L’obiettivo del progetto, presentato in un evento online, è in primo luogo quello di lanciare un segnale forte, con le giuste risorse, per avviare il cambiamento verso la scuola del futuro, dando voce a chi il mondo della scuola lo abita quotidianamente. Insomma per i promotori si tratta di una concreta possibilità d’azione e di un atto di fiducia nei ragazzi e nei loro insegnanti.

“Noi siamo convinti – ha aggiunto Jacobs – che il vero cambiamento potrà avvenire solo se saremo capaci di ascoltare chi vive la scuola e talvolta magari la subisce senza essere mai interpellato. E’ impensabile non coinvolgere i giovani nella scelta e negli orientamenti formativi che incideranno sugli adulti che saranno domani, sul loro destino di persone e professionisti. Non ascoltare queste voci significa essere irresponsabili e portare le generazioni future al fallimento di loro stesse e del nostro Paese”.

In quest’ottica è decisivo anche per le aziende scommettere sulla formazione di alto livello e farlo partendo anche dalle tematiche sollevate dai giovani. “Se le aziende come la nostra – ha concluso Elena Jacobs – non ascoltassero questi ragazzi sarebbe difficile costruire poi in abbinamento con la scuola e l’università dei percorsi felici, ottimali che poi vanno a favore delle aziende che nel prossimo futuro li assumeranno. In un momento critico come questo è ancora più importante, per chi crede come noi nel valore dell’istruzione, mettersi insieme e fare la propria parte”.

Sinergia, dunque, anche tra scuola e impresa, come condizione per rendere possibile il futuro, non solo della formazione, ma anche del lavoro.