Milano, musei riaprono: un mese per tornare all’offerta completa

Dal 2 febbraio, con la Triennale, a marzo con Fondazione Prada

FEB 1, 2021 -

Milano, 1 feb. (askanews) – I musei e la cultura si rimettono in moto a Milano con il ritorno della zona gialla in Lombardia, ma con passo, modalità, tempistiche e anche motivazioni diverse. L’assessore alla Cultura Filippo Del Corno ha annunciato, per i musei civici, aperture distribuite in vari momenti, stilando un programma che – spiegano dall’assessorato – “a partire da martedì 9 febbraio, vede l’apertura di tutte le mostre allestite nelle sedi espositive e museali civiche. Alcuni Musei e collezioni permanenti riapriranno invece al pubblico martedì 16, mentre nella prima settimana di marzo – dal 2 al 7, in concomitanza con Museocity (4-7 marzo) – una serie di inaugurazioni, iniziative artistiche e culturali darà il segno di una completa e definitiva rinascita dell’arte nella nostra città”.

Nel dettaglio, dal 9 febbraio torneranno visitabili al pubblico le mostre di Palazzo Reale, sulle donne nell’avanguardia russa e su Margaret Bourke-White; quella su Carla Accardi al Museo del Novecento; quella su “Giuseppe Bossi e Raffaello” al Castello Sforzesco, oltre a “Sotto il Cielo di Nut. Egitto divino” al Museo Archeologico, “Orticanoodles. Inside” allo Studio Museo Francesco Messina, “La prima stagione di Gianni Dova” alla Casa Boschi di Stefano, “La grande strada Inca” al Mudec. La mostra “Luisa Lambri. Autoritratto”, allestita al PAC Padiglione d’Arte Contemporanea, aprirà invece martedì 16 febbraio.

A partire dal 16 febbraio, sempre da martedì a venerdì, sarà di nuovo possibile visitare le collezioni permanenti di Castello Sforzesco, Acquario Civico, GAM – Galleria d’Arte Moderna, Palazzo Moriggia-Museo del Risorgimento (orario 10-17.30), Palazzo Morando – Costume Moda Immagine. Il 2 marzo, infine, si aprirà una settimana speciale dedicata all’apertura del sistema museale cittadino, in concomitanza con Milano Museo City, che vedrà protagonisti il Museo del Novecento e il Museo di Storia Naturale, con riallestimenti e nuove sezioni, e Palazzo Reale che inaugurerà “Le signore dell’Arte. Storie di donne dal 500 al 600”, una grande produzione dedicata alle artiste vissute in quel periodo: Artemisia Gentileschi, Sofonisba Anguissola, Lavinia Fontana, Elisabetta Sirani, Fede Galizia, Giovanna Garzoni, e molte altre ancora.

“Le politiche culturali del Comune di Milano – ha commentato Del Corno – sono improntate innanzitutto alla salvaguardia e valorizzazione del patrimonio civico, attività che è stata programmata e svolta con grande impegno e capacità di progettazione da parte di tutte le direzioni nel corso di questi lunghi mesi di chiusura forzata. Per questo occorre salvaguardare la programmazione delle attività tuttora in corso in alcuni musei, che restituiranno alla città percorsi rinnovati e nuovi servizi. Ma occorre anche essere consapevoli che le esposizioni, che siano permanenti o temporanee, accompagnano i visitatori in un percorso di conoscenza personale e di crescita collettiva, quindi svolgono un servizio pubblico di grande valore per l’intera comunità. Ritengo pertanto imprescindibile tenere aperte le porte dei musei e degli spazi espositivi anche nel fine settimana, quando lavoratori, studenti e famiglie hanno la concreta possibilità di accedervi”.

Il tema dei weekend, quindi, resta centrale per Milano, ed è probabile che sarà tra i più dibattuti nelle prossime settimane, anche alla luce di ragionamenti che esulano dall’ambito prettamente culturale per coinvolgere altri aspetti, come per esempio le discussioni sugli assembramenti nei festivi, già scoppiate nell’ultima domenica arancione.

Accanto ai musei civici e comunali, poi, Milano vive anche delle sue istituzioni private e anche in questo settore si delinea un programma di riaperture spalmato su un mese. Prima in ordine cronologico a tornare ad accogliere il pubblico è la Triennale, che riapre da domani 2 febbraio con le mostre su Enzo Mari e Claudia Andujar, quest’ultima solo fino al 5 febbraio. Riapre anche il Museo del Design italiano e con esso il Caffè Triennale e lo Store del museo. I giorni di apertura saranno dal martedì al venerdì.

Dal 3 febbraio, invece, riapre Pirelli HangarBicocca, che in questa fase sarà aperto dal mercoledì al venerdì. Qui, oltre ai memorabili Sette palazzi celesti di Anselm Kiefer, sarà visitabile l’esposizione sull’artista cinese Chen Zhen. Dal 17 febbraio, poi, è prevista l’apertura della mostra “Digital Mourning”, sull’artista franco algerino Neïl Beloufa a cura di Roberta Tenconi.

Il 4 febbraio, giovedì, è invece il giorno delle Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo: nella sede di piazza Scala è prorogata, fino al 2 maggio 2021, la grande mostra “Tiepolo. Venezia, Milano, l’Europa”, a cura di Fernando Mazzocca e Alessandro Morandotti, dedicata allo straordinario interprete del Settecento nei 250 anni dalla scomparsa. Dopo un’apertura di pochi giorni, si potrà tornare ad ammirare dal vivo i capolavori oggetto in questi mesi di esperienze digitali immersive.

Non ci sono invece mostre attualmente in corso in Fondazione Prada e quindi il secondo grande polo privato del contemporaneo meneghino riaprirà a marzo. Anche in questo caso con grandi aspettative per quello che tornerà ad accadere negli spazi di largo Isarco.

La Pinacoteca di Brera punta a riaprire il 9 febbraio, dopo le numerose attività online condotte, in modo brillante, nei periodi di lockdown o zone rosso-arancione, mentre invece resta una (rilevante, data l’attrattività del sito) incertezza intorno al Cenacolo Vinciano, di cui ancora non si ha una previsione di data. E anche in assenza dei turisti questa mancanza pesa per i lombardi e i milanesi, che avrebbero potuto visitare il capolavoro di Leonardo con meno lista d’attesa.

(di Leonardo Merlini)