La Sardegna di Lisetta Carmi, tra paesaggio e antropologia

Al MAN di Nuoro una retrospettiva sulla grande fotografa genovese

GEN 25, 2021 -

Milano, 25 gen. (askanews) – Un capitolo inedito del lavoro fotografico di Lisetta Carmi, accanto a due serie che invece avevano segnato la sua carriera. Il MAN, Museo d’arte della Provincia di Nuoro, ha inaugurato una grande retrospettiva che ci è stata presentata dal direttore Luigi Fassi, in questo caso anche co-curatore della mostra.

“Nasce all’interno di un percorso del museo – ci ha detto – che vuole esplorare il lavoro di fotografi italiani e internazionali che si sono dedicati intensamente all’esplorazione della Sardegna e il cui lavoro, per varie ragioni, su questo tema non era ancora stato presentato”.

“Voci allegre nel buio”, questo il titolo dell’esposizione, rappresenta un nuovo capitolo della ricerca del MAN sul lavoro dei fotografi che hanno raccontato la Sardegna. “In questo caso con Lisetta Carmi – ha aggiunto Fassi – si articola nelle sale del MAN una retrospettiva che disvela per la prima volta una parte ampiamente ignota del suo lavoro, quello che dal 1962 al 1976 l’ha vista soggiornare ripetutamente e intensamente in Sardegna esplorando il mondo sociale, antropologico e le trasformazioni che hanno attraversato il mondo dell’isola”.

La fotografa genovese, nata nel 1924, si è concentrata in particolare su Orgosolo, per poi allargare lo sguardo a tutta la Barbagia, focalizzandosi sui bambini, sul ruolo delle donne e sul mondo del lavoro. Ed è interessante, come ha sottolineato il co-curatore Giovanni Battista Martini, ricordare sia il metodo sia l’atteggiamento di Lisetta Carmi di fronte ai suoi soggetti. “Il suo modo di lavorare – ha detto – è un vero e proprio progetto, nel senso che non si ferma solo alla realizzazione di un’immagine, ma crea anche un racconto in questa sua indagine sulla realtà che ha di fronte e vorrei sottolineare questa empatia che mostra verso quello che sta fotografando”.

Quello che ne deriva è un racconto che sa essere contemporaneamente antropologico e paesaggistico e che nel caso della Sardegna, riesce a cogliere istanze antiche così come mutamenti improvvisi. E accanto alle immagini dall’isola, la mostra del MAN ripropone anche i celebri lavori di Carmi sul porto di Genova e sui travestiti.