Libri, esce “Un altro mondo è possibile” con scritti di Abbè Pierre

Per Edizioni Terra Santa con prefazione di Edgar Morin

MAG 8, 2020 -

Roma, 8 mag. (askanews) – Esce, per Edizioni Terra Santa, il volume “Un altro mondo è possibile. La rivoluzione degli infinitamente piccoli”, con testi scelti e presentati da Jean Rousseau, presidente del Centro Abbé Pierre – Emmaüs, e la prefazione di Edgar Morin, filosofo e sociologo, tra i maggiori intellettuali francesi.

“Con questo volume possiamo di nuovo ascoltare la voce del ‘prete della spazzatura’ – si legge in una nota della casa editrice – che risuona in pagine di straordinaria attualità. Un testamento spirituale rimasto a lungo nascosto e ora finalmente disponibile”. Scrive Morin: “La figura dell’abbé Pierre non è solo emblema di bontà, di altruismo, di impegno, ma ci appare innanzitutto come l’incarnazione concreta della fraternità, più che mai necessaria all’umanità”.

Prosegue Jean Rousseau nell’introduzione: «L’abbé Pierre ha certo avuto una vita fuori dal comune, talvolta rocambolesca, che ha segnato l’esistenza di molti suoi contemporanei, ma, al di là del mito, studi recenti e gli scritti dello stesso abbé Pierre dimostrano che merita a pieno titolo un posto nella storia. L’impegno concreto negli eventi e nei dibattiti che hanno caratterizzato il XX secolo è prova di un destino unico, ma testimonia anzitutto la straordinaria volontà e capacità di vivere in sintonia con se stesso e con i propri simili, di dire sempre la verità, di suscitare indignazione per costruire un mondo migliore. Sono in tanti a poter raccontare come l’incontro con l’abbé Pierre li abbia turbati e trasformati. Quella sua capacità di donarsi totalmente, radicalmente, la sua disarmante umanità, ne fanno un uomo affascinante, che ha suscitato incredibili slanci, e che ha ridato, e continua a dare, speranza a milioni di uomini e donne in tutto il mondo. La tentazione agiografica deve farsi da parte di fronte al fascino di un uomo che sa vivere con estrema facilità accanto ai diseredati e, al tempo stesso, è così vicino all’universale. Ciò che attrae e cattura è l’uomo, nella sua unicità e nella sua sincerità, il raro accordo tra parole e azioni, e non l’immagine costruita intorno a lui, o da lui”.