Per Umberto Ambrosoli e Chicco Testa: “L’Algoritmo è il potere”

Come il verdetto del pubblico del nuovo format Il Ring delle Idee

OTT 30, 2019 -

Milano, 30 ott. (askanews) – Il pubblico del “Ring delle idee” ha sentenziato che “L’algoritmo è il potere”: si è concluso con una vittoria del sì per una manciata di voti il primo appuntamento del nuovo format, ideato e curato da Elisa Greco, andato in scena a BASE Milano. Un verdetto arrivato alla fine di un confronto serrato e appassionato sugli interrogativi posti dalla tecnologia nell’era digitale, proprio nel giorno dell’Internet Day (cinquanta anni fa, il 29 ottobre del 1969, in California nasceva la Rete).

Sul palcoscenico di BASE Milano si sono confrontate due linee di opinioni contrapposte, regolate da un arbitro super partes, Massimo Sideri, editorialista del Corriere della Sera e responsabile Corriere Innovazione: da una parte del ring il Sì di chi ha sostenuto che oggi l’algoritmo sia il potere. Per Umberto Ambrosoli non c’è dubbio: “Non solo oggi deleghiamo tutto alle macchine, che nell’innovazione scientifica hanno portato risultati pazzeschi, ma per capirlo basterebbe rileggere il pensiero del sociologo Max Weber che sosteneva che il potere è la capacità di esercitare un controllo sul comportamento degli altri, anche senza il loro consenso, condizionandone le decisioni. Se non è un potere l’algoritmo, allora cosa è potere?”.

Sulla stessa linea anche l’imprenditore Chicco Testa, Presidente di Sorgenia, secondo il quale “grazie agli algoritmi si realizzano cose che prima erano impensabili. L’algoritmo è il potere. Ma come tutti i poteri va regolato secondo regole di democrazia e controllo”, e l’europarlamentare Patrizia Toia. Per la vicepresidente della Commissione per l’industria, la ricerca e l’energia, “l’algoritmo oggi è un potere che deve essere però controbilanciato da poteri che rappresentino tutti noi”.

“Oggi, 50 anni dopo – ha affermato l’autrice e curatrice, Elisa Greco – di fronte ai nuovi scenari tecnologici, con una analisi laica e al contempo neutrale, siamo consapevoli della profondità dei mutamenti dell’era digitale e di se e di quanto l’algoritmo sia il potere?”.

Dall’altro lato del ring hanno esposto la tesi del NO: Paola Bonomo, consigliere indipendente e business angel, Marco Bentivogli, segretario generale FIM-CISL, e Paolo Basilico, imprenditore e fondatore del gruppo Kairos. Ha concluso il confronto con un commento la “Voce della Legge”, il noto magistrato Mauro Gallina, secondo il quale “la Rete è universale e il diritto si trova con delle armi spuntate di fronte a questa realtà”.