Terminata seconda edizione del Festival del Cinema azerbaigiano

Presso la Casa del Cinema di Roma

GIU 23, 2019 -

Roma, 23 giu. (askanews) – Chiude con successo, la seconda edizione del festival del cinema Azerbaigiano, che in una tre giorni di film, storia e cultura Azerbaigiana nel cuore di Roma ha avvicinato ancora di più il paese caucasico al pubblico italiano.

Nel suo ultimo giorno il Festival – svoltosi alla Casa del Cinema di Roma – ha inizialmente focalizzato l’attenzione su un tema doloroso per l’Azerbaigian: il conflitto del Nagorno Karabakh tra Armenia e Azerbaigian, che ancora oggi causa l’occupazione militare di circa il 20% del territorio azerbaigiano da parte delle forze armate dell’Armenia. L’ambasciatore ne ha parlato con lo storico Domenico Letizia, prima della proiezione del film del 2017 L’uomo del terzo giorno. Nella persona del protagonista il pubblico ha rivissuto il dolore dei profughi azerbaigiani privati della possibilità di far ritorno nelle proprie terre natali.

A chiudere la manifestazione un film del 1993, Tahmina, tratto dal romanzo di Anar “Il sesto piano di un appartamento a cinque piani”. Un’opera che, valicando confini geografici e temporali, ha riportato i sentimenti al centro della narrazione. Ad interpretare i protagonisti Fakhraddin Manafov, celebre attore azerbaigiano noto in tutta l’area post sovietica e Meral Konrat, famosa attrice turca. Tahmina è considerato uno dei migliori film azerbaigiani degli anni novanta.

Grazie alle cinque pellicole in programma, inedite in Italia e per la prima volta sottotitolate in italiano, l’Azerbaigian ha mostrato al pubblico italiano scorci della sua storia, cultura, tradizioni e ambientazioni, di grande interesse e coinvolgimento.