Amazon, l’Aurora delle consegne robot

FEB 20, 2019 -

Roma, 20 feb. (askanews) – (fonte https://www.lautomobile.aci.it/) La start up canadese dedicata alla guida autonoma, Aurora Innovation, ha ricevuto 470 milioni di euro da un gruppo di investitori Usa guidati dalla finanziaria californiana Sequoia Capital e da alcune aziende della Silicon Valley, tra cui Amazon. L’obiettivo è realizzare entro il 2020 un software definitivo e affidabile da vendere ai costruttori auto interessati.

Sequoia – che impegna gran parte del denaro nel settore hi-tech – aveva già stanziato cospicui fondi per altri colossi dell’innovazione, come Apple e Youtube. Per Aurora, si tratta del secondo giro di finanziamenti dal 2017 a oggi. Consente alla società di stabilizzarsi su un valore complessivo di circa 2 miliardi di euro.

Massimi esperti

I tre fondatori di Aurora sono figure di primo piano nel settore. Hanno raccolto uno staff di oltre 250 esperti da tutto il mondo. L’amministratore delegato Chris Urmson è stato uno dei primi a lavorare su Waymo, progetto autonomo di Google già in strada con una flotta di robotaxi in Arizona.

Sterling Anderson, responsabile di prodotto, ha partecipato alla realizzazione del sistema di assistenza Autopilot di Tesla. Drew Bagnell, capo della divisione di sviluppo, è stato uno dei membri fondatori del reparto specializzato in intelligenza artificiale di Uber. La loro esperienza ha permesso ad Aurora di attrarre su di sé l’interesse di costruttori come Hyunday, Volkswagen e Byton e – stando a indiscrezioni – recentemente anche di un quarto marchio ancora non reso noto.

Amazon, consegne robot?

Amazon ha già partecipato a progetti di guida autonoma destinati alle consegne robot, come per esempio l’E-Palette di Toyota, presentato al Ces 2018. “La tecnologia che governa le driverless ha il potenziale per contribuire a rendere i nostri siti di lavoro ancora più sicuri e produttivi” – ha detto un portavoce di Amazon – “Stiamo pensando di sfruttare il software di Aurora per automatizzare i mezzi di trasporto e velocizzare il processo di smistamento dei pacchi”.