Milano, HangarBicocca e Fond. Prada tra i migliori musei al mondo

In lizza per i Global Fine Art Awards il prossimo 12 marzo a NY

FEB 8, 2019 -

Milano, 8 feb. (askanews) – Ci sono due musei milanesi tra i finalisti dei Global Fine Art Awards relativi al 2018 per quanto riguarda le mostre di arte moderna e contemporanea: Pirelli HangarBicocca e Fondazione Prada. Entrambi inseriti nella categoria che riguarda artisti del periodo che arriva fino alla Seconda Guerra mondiale, il primo per una esposizione personale, quella sugli “Ambienti” di Lucio Fontana, il secondo per una collettiva sugli anni del fascismo: “Post Zang Tumb Tuum – Art Life Politics: Italia 1918-1943”. Due mostre spettacolari e coraggiose, quella su Fontana per avere avuto l’intuizione di ricostruire quei luoghi artistici che hanno poi chiaramente dato il la a un intero filone di opere contemporanee, che spesso hanno trovato poi accoglienza nel museo di Pirelli; quella di Fondazione Prada per avere puntato i riflettori su un periodo politicamente infausto, ma nel quale, comunque, molte correnti artistiche hanno operato con risultati rilevanti, e che riguardare oggi con occhio critico è, comunque, un’operazione utile, da molti punti di vista.

Le nomination dei Global Fine Art Awards vengono in qualche modo a sancire una tendenza che, con una accelerazione legata all’Expo del 2015, ma comunque preceduta da altri forti segnali, vede Milano sempre più al centro della scena contemporanea, con un ruolo decisivo delle istituzioni private, che nel capoluogo lombardo giocano la propria partita in intelligente sinergia con il Comune, nell’ottica di una crescita che giova in primo luogo alla comunità. E che si sostiene anche grazie al lavoro fatto da soggetti più piccoli, come le numerosissime gallerie private che propongono ricerca di qualità o le fondazioni, solo per fare un nome, come la Carriero, oltre che al contraltare istituzionale delle mostre di Palazzo Reale e al lavoro sul design a tutto campo della Triennale, di cui tra pochi giorni si inaugura la XXII Esposizione internazionale, che sarà un ulteriore volano per l’immagine di Milano nel mondo delle arti.

Altro aspetto non trascurabile di ciò che Pirelli HangarBicocca e Fondazione Prada hanno fatto per la città (e che altri soggetti, come per esempio il nuovissimo Istituto per le arti contemporanee ICA, stanno facendo) è stato l’averne allargato i confini, l’avere messo in moto una rinascita di quartieri fino a pochi anni fa ritenuti periferici in tutti i sensi e di averli riportati nella città. Un risultato che lo stesso sindaco Giuseppe Sala – la persona che, comunque la si voglia interpretare, rappresenta l’attuale diversità di Milano rispetto a molto del contesto che la circonda – ha riconosciuto pubblicamente in HangarBicocca in occasione della presentazione delle mostre del biennio entrante. E questo è senza dubbio anche un modo di fare politica culturale a tutto tondo, politica tout court, ossia avere un impatto reale sulla vita della città e dei suoi abitanti e visitatori.

A testimoniare l’ormai riconosciuto profilo di alto livello dei musei milanesi anche l’elenco dei competitor: Tate Modern, National Gallery e British Museum di Londra, Whitney Museum di New York, Museo Reina Sofia di Madrid, San Francisco MoMa, Guggenheim di Bilbao. La cerimonia di premiazione si terrà a New York il prossimo 12 marzo e, in categorie relative all’arte classica, tra i nominati si trovano altri musei italiani: Palazzo Barberini di Roma, Musei San Domenico di Forlì, Palazzo Pitti a Firenze, Centrale Montemarini di Roma oltre alla partecipazione della International Renewable Energy Agency IRENA alla Biennale di Venezia del 2018.

I Global Fine Art Awards sono il primo programma al mondo creato per mappare le mostre di arte, cultura e design meglio curate a livello globale in musei, gallerie, fiere, biennali e installazioni pubbliche.