Chiude Internazionale a Ferrara, tanto pubblico e Angela Davis

Superate le presenze del 2016, folla per Delisle e Zerocalcare

OTT 1, 2017 -

Ferrara, 1 ott. (askanews) – Un lungo applauso ha accolto Angela Davis al Teatro Comunale, uno degli eventi più importanti del festival Internazionale a Ferrara. La storica attivista americana ha parlato dell’eredità delle lotte sociali del Novecento. “Non sappiamo mai davvero quale potrebbe essere il risultato delle nostre battaglie – ha detto dal palco -. Non abbiamo una sfera di cristallo che ci consenta di vedere il futuro, non abbiamo garanzie, ma questo non significa che non si debba lottare”.

La presenza della Davis, apparsa brillante e determinata come nei giorni migliori, è stata fortemente voluta da Internazionale. “E’ stato un modo di parlare dei temi di oggi -ha spiegato ad askanews il vicedirettore del settimanale, Jacopo Zanchini- per esempio gli Stati Uniti di oggi, la questione dei neri dopo la presidenza Obama e quella di Trump, ospitando un grande simbolo delle lotte degli afroamericani del secolo passato, e più in generale delle lotte per la giustizia sociale. E’ stato anche un modo per farla conoscere ai lettori più giovani, alcuni dei quali prima di entrare all’incontro non sapevano neanche chi fosse e poi sono usciti carichi di entusiasmo e di voglia di fare”.

Un entusiasmo che, per le strade di Ferrara, è stato in molti momenti percepibile fisicamente, con la città invasa dal pubblico del festival e lunghe code per entrare agli eventi. Tra i quali possiamo ricordare le “Lettere dalla vagina” con Mona Chalabi e Mae Ryan, che hanno parlato di sessualità femminile senza tabù, oppure l’affollatissimo incontro con i fumettisti Zerocalcare e Guy Delisle, che hanno affrontato il tema del graphic novel. Il tutto, comunque, con la voglia di guardare al mondo contemporaneo con la giusta attenzione e, perché no, una maggiore riflessione.

“Abbiamo cercato di dare qualche risposta – ha aggiunto Zanchini – di porre qualche altra domanda, di coinvolgere il pubblico. Direi che è stata una bellissima edizione con anche sole e cielo blu, almeno venerdì e sabato, che hanno aiutato gli studenti di Bologna a venire in giornata, insomma c’è stata una grande partecipazione, e questo per noi è sempre molto importante, perché è un momento per incontrare i lettori, gli autori, farli incontrare tra loro e il bilancio è assolutamente positivo”.

Positivi anche i numeri – che vedono l’edizione del 2017 fare meglio, quanto a spettatori, dei 71mila del 2016 – e positive soprattutto le sensazioni per le vie della città estense, dove, oltre agli incontri sul Tibet o sul futuro del giornalismo, sono andati in scena anche momenti musicali. In attesa che, tra un anno, i giornalisti di tutto il mondo tornino a Ferrara per raccontare, speriamo, un presente meno affannoso.