Di nuovo all’asta villa in Costa Azzurra dove morì Pablo Picasso

Residenza bella e dannata, vi si suicidò l'ultima moglie Jaqueline

AGO 28, 2017 -

Roma, 28 ago. (askanews) – Bella e dannata, è così che si può definire la maestosa proprietà di Mougins, in Costa Azzurra, dove Pablo Picasso visse i suoi ultimi dodici anni, dal 1961 alla morte nel 1973. Una proprietà mastodontica, immersa nel verde, con vista sul mare più famoso della Francia, che non trova pace e che oggi è finita all’asta con una base di partenza di 20,2 milioni di euro, come si legge nell’annuncio pubblicato su LuxuryEstate.com, partner di Immobiliare.it per gli immobili di lusso.

Se questa cifra potrà sembrare già alta a qualcuno, è bene ricordare che solo l’anno scorso la villa era stata venduta, per circa 220 milioni di euro. L’asta si terrà il prossimo 12 ottobre e sarà curata dall’agenzia olandese Residence 365. La storia di questa proprietà, una volta morto Picasso, è più che controversa. Qui la sua ultima moglie, Jacqueline, che non aveva più toccato nulla in casa – neppure i suoi occhiali, rimasti dove lui li aveva lasciati – si sparò, togliendosi la vita, nel 1986. Per oltre 30 anni la casa rimase abbandonata, contenendo opere dell’artista dal valore di circa un miliardo di euro.

Tra il 2007 e il 2008 la villa fu acquistata e ristrutturata a opera dell’architetto belga Axel Vervoordt. I lavori coinvolsero oltre cento operai che, sotto la sua guida, trasformarono la dimora in una proprietà di lusso contemporanea e preziosa. Oggi la villa si presenta con un arredamento moderno e ricercato, ma la struttura mantiene intatte le caratteristiche di quando Picasso trovava ispirazione nelle sue stanze. Fu proprio l’artista a ingrandire la casa padronale con uno studio spazioso in cui lavorare, spesso di notte, senza distrazioni. Oggi gli interni contano circa 1.800 metri quadri, divisi fra l’edificio principale, quello per gli ospiti e un altro nel giardino, accanto alla bellissima piscina, dove sono ospitati un centro benessere, con sale massaggi e bagni turchi, spogliatoi e palestra.

Gli otto acri di terreno che circondano la proprietà sono stati ugualmente restaurati nel rispetto dell’originale, con ulivi secolari, roseti, gradini in pietra, fontane e terrazze. La sapiente e lussuosa opera di ristrutturazione, aveva portato il vecchio proprietario a vendere la villa alla fine del 2016 per circa 220 milioni di euro a un finanziere del Brunei. Non sono note le cause per cui la proprietà sarà battuta all’asta.