Pedofilia, allenatore basket arrestato: chi rifiuta non gioca

Indagine della Procura di Roma, accertamenti della Squadra mobile

FEB 8, 2023 -

Roma, 8 feb. (askanews) – “Chi si rifiuta e denuncia non gioca più”. Così diceva un allenatore di basket ad alcuni ragazzi oggetto di abusi. Oggi nei confronti dell’uomo, un tecnico che lavorava in una società sportiva del quadrante nord della Capitale, la Squadra mobile della polizia ha eseguito una ordinanza di custodia cautelare in carcere. Nei confronti dell’indagato l’accusa contestata è quella di violenza sessuale aggravata e continuata, con recidiva specifica. Quest’ultima fattispecie riporta al 2015, quando il soggetto era già finito agli arresti domiciliari per un episodio simile, avvenuto quando seguiva la formazione cestistica in una altra zona d’Italia e per questa storia era stato condannato a due anni di carcere. In particolare il provvedimento del gip di Roma fa riferimento alle molestie denunciate da un minore, ma gli investigatori stanno svolgendo verifiche anche sul racconto fatto da altri ragazzi. La delicata indagine – si sottolinea – è stata avviata grazie alla segnalazione di alcuni collaboratori della società sportiva capitolina, insospettiti per alcuni atteggiamenti ambigui e inopportuni dell’uomo nei confronti di alcuni giovani atleti, anche al di sotto dei 14 anni. Secondo i riscontri effettuati dagli inquirenti, in orari serali, negli ultimi anni, alcuni minori venivano invitati dal mister nei locali della foresteria dove lui alloggiava, con la scusa di effettuare massaggi terapeutici, pur non essendo un fisioterapista, o di confrontarsi sugli schemi di gioco. L’uomo, al rientro da un viaggio all’estero, è stato rintracciato dagli agenti della Squadra Mobile che lo hanno portato nel carcere di Regina Coeli.