Nomisma Wine Monitor: export Amarone cala in volumi ma cresce in valore

Nel 2022 -13% e +1,8%. Boom in Usa: +24%. Bene il mercato italiano

FEB 4, 2023 -

Milano, 4 feb. (askanews) – Nel 2022 calano i volumi e crescono i valori dell’export di Amarone, con gli Stati Uniti che superano Canada e Svizzera e diventano il mercato di riferimento per il celebre vino punta di diamante della Valpolicella (Verona). E’ quanto emerge dall’indagine realizzata per il Consorzio tutela vini Valpolicella da Nomisma Wine Monitor e diffusa oggi in occasione di “Amarone Opera Prima” a Verona. L’Amarone fissa la propria ultima performance complessiva con una contrazione in volume del 7,2%, a fronte di un valore in crescita del 4%, a circa 360 milioni di euro franco cantina. Il mercato interno, che incide per circa il 40% sulle vendite totali, chiude in positivo sia i volumi (+1,5%) che i valori (7,4%), mentre il quantitativo esportato segna un -13% a fronte di una crescita valoriale dell’1,8%. “Il 2021 è stato un anno eccezionale sul piano delle vendite, il 2022 è servito per consolidare la crescita, con risultati meno eclatanti ma comunque significativi” ha commentato il presidente del Consorzio tutela vini Valpolicella, Christian Marchesini, aggiungendo che “lo testimoniano anche gli imbottigliamenti, che registrano un incremento del 12% rispetto al precovid (2019) per un’annata commerciale che è stata comunque la seconda migliore del decennio, con oltre 17 milioni di bottiglie immesse sul mercato”. “La denominazione – ha proseguito – si conferma in equilibrio, grazie anche a una stabilizzazione finalmente raggiunta sul fronte della superficie vitata dopo il blocco degli impianti del 2019”. Gli Stati Uniti guidano la classifica in valore dell’export, con un incremento del 24% e un’incidenza sulle vendite oltre frontiera del 14%. Seguono il Canada (+16%) e Svizzera (+2%), mentre tra i mercati di sbocco, il Regno Unito registra una leggera decrescita (-2%) mentre la Germania perde pesantemente quota (-15%), al contrario della Svezia che incrementa ancora (+6%). Infine, riparte molto bene l’emergente Cina con +22% mentre frena la Danimarca, a -7%. “La crescita dell’Amarone sul mercato nazionale è legata soprattutto al recupero dei consumi fuori-casa – ha spiegato il Responsabile Wine Monitor di Nomisma, Denis Pantini – e in particolare presso la ristorazione che ha potuto beneficiare del ritorno dei turisti stranieri, aumentati nei primi dieci mesi del 2022 di oltre il 90% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente”.