La scomparsa di Angela Celentano, test del Dna su una ragazza sudamericana: “La verità tra 15 giorni”

Parla l'avvocato della famiglia della bimba scomparsa 27 anni fa sul Monte Faito

GEN 24, 2023 -

Roma, 24 gen. (askanews) – Potrebbe essere vicino ad una svolta il caso di Angela Celentano, la ragazza scomparsa sul Monte Faito ormai 27 anni fa: è stato eseguito un test del Dna su una ragazza sudamericana ritenuta molto somigliante alla foto della bambina di 3 anni, invecchiata con un’alta tecnologia, e i risultati dell’esame si avranno “tra 15 giorni”, come ha spiegato a tag24.it l’avvocato della famiglia Celentano, Luigi Ferrandino. Ferrandino ha reso noto che un suo collaboratore in uno studio del Nord Europa avrebbe effettuato il prelievo del DNA della ragazza sudamericana, per capire se sia Angela Celentano: “Tra 15 giorni avremo la risposta sull’esame del DNA. Verrà effettuato in un laboratorio in Italia: il DNA è stato prelevato all’insaputa della ragazza quando lei si è recata dal Sudamerica ad un paese del Nord Europa per motivi di lavoro. La ragazza ha 30 anni ed è un’affermata professionista nell’ambito della moda”. L’avvocato ha poi svelato un retroscena sulla famiglia attuale della donna: “Il padre della ragazza sudamericana ha dei contatti con Vico Equense, paese natio di Angela, e questo ci ha portati a seguire questa pista”. “Non posso dire che siamo ottimisti, stiamo con i piedi per terra perché in passato abbiamo avuto segnalazioni importanti ma anche grosse delusioni”, ha detto ancora il legale, sottolineando però la reazione della madre, Maria, quasi in lacrime dopo aver visto la foto della ragazza sudamericana: “C’è un’incredibile somiglianza nel viso, quando abbiamo mostrato la foto alla mamma si è commossa. La ragazza è molto somigliante ad una sua sorella che quando ha visto la foto ha detto alla mamma ‘sembro proprio io’. Entrambe sono state molto colpite da questa foto”. “Abbiamo invecchiato con la tecnologia la foto di Angela Celentano, è un sistema di altissima tecnologia utilizzato anche dalle forze dell’ordine. La foto è stata prima pubblicata sui social, in seguito grazie ad un accordo con l’Atm è stata condivisa sui bancomat di tutto il mondo. Una persona ha notato questa foto e ci ha contattati perché la foto richiamava la somiglianza con una vicina di casa, da lì è partita l’indagine in Sud America. Ora attendiamo questi 15 giorni per scoprire la verità”, ha concluso Ferrandino. Sav/Int14