Sottoposta a fermo la nave cargo inclinatasi nel porto di Genova

Accertate dalla Guardia Costiera oltre 20 deficienze anche gravi

GEN 20, 2023 -

Genova, 20 gen. (askanews) – E’ stata sottoposta a fermo amministrativo dalla Guardia Costiera di Genova la nave cargo “Seven S”, battente bandiera panamense, che martedì scorso si era inclinata sul lato di dritta durante le operazioni di caricamento in porto. “Un team di 3 ispettori Port State Control è salito a bordo la mattina di mercoledì non appena le condizioni lo hanno permesso – spiega la sezione sicurezza della navigazione della Guardia Costiera – per accertare le condizioni della nave e degli equipaggiamenti a seguito dello sbandamento”. La nave, in servizio dal 1993 e gestita da una società con sede in Turchia, nel corso delle precedenti ispezioni Port State Control non aveva palesato particolari problematiche, tanto che non risultava tra quelle da sottoporre prioritariamente ad ispezione secondo il sistema di targeting europeo. “Ovviamente – racconta uno degli ispettori – dopo un evento simile è nostro obbligo recarci a bordo per valutare la situazione ed adottare i provvedimenti del caso. Già osservandola dalla banchina ci siamo immediatamente resi conto dei danni subiti ed abbiamo iniziato un’ispezione più dettagliata, tesa non solo ad accertare le condizioni dell’unità, bensì a valutare la gestione della stessa sotto diversi profili, tra cui: sicurezza della navigazione, preparazione dell’equipaggio, protezione dell’ambiente e tutela della salute e delle condizioni di lavoro dei marittimi a bordo”. Al termine della verifica sono state accertate oltre 20 deficienze, tra cui alcune particolarmente gravi sia tecniche sia certificative e documentali, che hanno portato alla detenzione della nave. Prima di ripartire, oltre a dover eseguire le riparazioni del caso e rettificare tutte le criticità rilevate, dovrà essere sottoposta ad un’attenta verifica da parte dell’autorità di bandiera e del registro di classificazione. “Grazie alla cooperazione di tutti gli attori coinvolti – sottolinea l’ammiraglio Sergio Liardo, comandante del porto di Genova e direttore marittimo della Liguria – dai vigili del fuoco ai tecnici del Registro Italiano Navale e agli altri operatori portuali, siamo riusciti a gestire nell’immediatezza una situazione non semplice che poteva aver conseguenze peggiori. I miei uomini del Reparto Tecnico-Amministrativo, che hanno operato proprio nelle fasi più critiche dell’evento fino al mattino del 18, consentendo la messa in sicurezza dell’unità e prevenendo ogni tipo di inquinamento del porto, stanno cooperando con la Procura di Genova che ha aperto un fascicolo, fatta salva ogni presunzione di innocenza”.