Ufficio biofilico, architettura e nuova relazione con la natura

Prosegue il progetto Welcome a Milano: pronto nel 2025

GEN 13, 2023 -

Milano, 13 gen. (askanews) – Un luogo capace di favorire l’integrazione dell’uomo con la natura, il benessere fisico e mentale dei lavoratori, ma anche che sappia ispirare e ospitare momenti di condivisione. È questo l’identikit dell’ufficio del futuro “Welcome, feeling at work”, la struttura biofilica ideata da Europa Risorse SGR che sorgerà nei pressi di Parco Lambro a Milano. Un progetto ormai prossimo a diventare realtà. “Praticamente – ha spiegato ad askanews il presidente di Europa Risorse, Antonio Napoleone – ci troveremo in sei mesi a vedere tutta la struttura, dopo essere usciti dal piano interrato. Per cui in 24 mesi il progetto sarà finito. Stiamo parlando della metà del 2025, quando avremo una piazza per tutti e un centro direzionale completo. Questo è il programma”. Lo stato di avanzamento del progetto è stato presentato al pubblico in Assolombarda, in contemporanea alla diffusione di una ricerca di Nomina sui nuovi luoghi di lavoro. Ambienti che l’ufficio biofilico vuole cambiare sia a livello di fruizione, sia di materiali, sempre all’insegna della reale sostenibilità. “Nel XX Secolo – ci ha detto l’architetto giapponese Kengo Kuma, che ha progettato l’ufficio Welcome – la gente pensava che l’architettura distruggesse la natura, ma ora nel XXI Secolo, usando il legno che noi possiamo ottenere dal ciclo naturale, le foreste e l’umanità possono continuare a vivere insieme per lungo tempo. Costruire in questo modo sostiene il ciclo della natura e questo progetto è un buon modello per spiegare questa nuova relazione con la natura”. E proprio per esplorare il rapporto tra uomo e natura alla presentazione è stato invitato il botanico Stefano Mancuso, uno dei maggiori esperti del mondo delle piante, che ha anche progetto per Welcome un nuovo sistema di purificazione dell’aria. “Dal mio punto di vista – ci ha spiegato – credo che situazioni o espedienti come quello della fabbrica dell’aria, ossia sistemi che noi portiamo all’interno dei nostri edifici per purificare l’aria che stiamo inquinando siano qualcosa che non è il bene assoluto, ma sono il meglio che possiamo fare”. Con la prospettiva di rendere sempre più diffuso il modello di questa nuova architettura. “La biofilia, poi c’è chi la chiama Health building, chi usa il termine High performance building, a me piace chiamarla Biofilic building – ha concluso Napoleone – è il futuro, ma non solo per gli uffici: per gli ospedali, per le scuole, per le case e per le città”. Anche perché le proiezioni parlano di grandi risparmi, sia economici sia energetici, legati alle costruzioni biofiliche.