Vino, a marzo 2023 “Anteprima del Chiaretto di Bardolino” si fa in tre

Consorzio: nel 2022 +10% in Horeca Italia e +5% crescita globale

DIC 19, 2022 -

Milano, 19 dic. (askanews) – A marzo 2023 saranno tre gli appuntamenti organizzati per “Corvina Manifesto – L’Anteprima del Chiaretto di Bardolino”. La tredicesima edizione della rassegna del vino rosa del lago di Garda veronese si moltiplica e si distribuisce su due diverse sedi. Giovedì 2 e venerdì 3 marzo la stampa di settore potrà assaggiare la nuova annata nelle sale dell’Hotel Caesius Thermae e Spa Resort di Bardolino (Verona), mentre domenica 5 e lunedì 6 marzo sono in calendario i due giorni dedicati rispettivamente al pubblico e agli operatori di settore, che avranno la possibilità di degustare il Chiaretto di Bardolino e di conoscere i produttori negli spazi della Dogana Veneta di Lazise (Verona). In degustazione ci saranno circa 100 vini di 40 produttori. In assaggio anche le edizioni speciali del Chiaretto affinate per uno o due anni prima dell’immissione in commercio. “L’Italia ci sta dando soddisfazioni sempre maggiori: nel segmento Horeca italiano, nel 2022 il Chiaretto di Bardolino è cresciuto del 10% e non a caso dedicheremo un’intera giornata della prossima ‘Anteprima’ alla ristorazione e agli altri operatori di settore” ha affermato il presidente del Consorzio di tutela, Franco Cristoforetti, aggiungendo “non potevamo lanciare in maniera migliore la nuova fase della ‘Rivoluzione del Chiaretto’, iniziata ufficialmente il 12 aprile 2021 con l’approvazione del nuovo disciplinare di produzione, che ha portato al 95% la quota della Corvina Veronese, il nostro grande vitigno autoctono”. “Ha invece rallentato la grande distribuzione tedesca, che sta pagando seriamente le conseguenze della crisi internazionale” ha proseguito Cristoforetti, precisando che “in ogni caso, contiamo di chiudere l’anno con una crescita globale intorno al 5%, anche grazie all’apertura dei nuovi mercati nordamericani e scandinavi”. Il presidente ha poi ricordato le parole sul Chiaretto scritte da Joe Bastianich e Tiziano Gaia nel libro “Il grande racconto del vino italiano”. “In Veneto mancava un grande rosato, ed ecco colmato il vuoto” affermano i due autori, sottolineando “profuma di lampone, ribes e fragolina di bosco, saltella tra freschezza, succosità e dinamismo, si dona pimpante per aperitivi e una gran quantità di piatti. E non teme lo scorrere del tempo, come dimostrano fortunati assaggi di vecchie bottiglie. L’operazione di marketing, la pink revolution, com’è stata sbandierata, è riuscita nell’impresa di creare il rosato più venduto d’Italia, con 10 milioni di bottiglie annue, insistendo sullo stile pop del vino”.