Per la Prima, in piazza Scala sindacati di base, antagonisti e ucraini

Contro Meloni e carovita, e contro Scala "che fa propaganda di Putin"

DIC 6, 2022 -

Milano, 6 dic. (askanews) – Sarà una contestazione variegata quella che, come da tradizione, sarà celebrata domani a Milano in occasione della Prima della Scala. La tradizionale protesta del giorno di Sant’Ambrogio è da anni ridotta a una presenza simbolica, confinata da una robusta rete di transenne vigilate da centinaia di poliziotti, carabinieri e finanzieri, sotto il Comune, dalla parte opposta del teatro, dove andrà in scena il “Boris Godunov” di Modest Musorgskij. Il 7 dicembre nel piccolo spazio della piazza dove sbocca la Galleria Vittorio Emanuele, troveranno posto i sindacalisti di base dell’Adl Cobas Lombardia, quelli della Cub, gli antagonisti dei centri sociali Cantiere e Lambretta, e i rappresentanti della comunità ucraina. Se lavoratori e antagonisti in presidio dalle 15 alle 20 saranno uniti dallo slogan “Reddito per tutti, miseria per nessuno: contestiamo la Meloni e tutta la casta”, i cittadini ucraini (che saranno in piazza dalle 14 alle 18) intendono manifestare contro la scelta della Scala di mettere in scena l’opera di un compositore russo. La loro parola d’ordine è infatti “La Scala non favorisca la propaganda di Putin: musica russa solo dopo la fine della guerra”, a cui aggiungono l’accusa al basso russo Ildar Abdrazakov che interpreta Boris Godunov, di essere “un’artista chiaramente pro-putiniano”. Per la sinistra radicale la protesta contro la presenza di Giorgia Meloni in una città medaglia d’oro della Resistenza, correrà parallela a quella “sull’assurdità del lusso messo in mostra alla prima scaligera, un vero e proprio sfregio alle disuguaglianze e alla povertà in un momento di guerra e incremento verticale del carovita”. Alle 18, ora in cui in teatro si alzerà il sipario, i manifestanti vogliono dare vita ad una cena a base di pasta e fagioli e vino rosso, “a lume di candela visto il periodo di austerity”. Un’iniziativa, con tanto di “tavoli imbanditi”, che rientra nell’ambito della campagna nazionale contro il carovita. In mattinata invece, dalle 9 alle 12.30, alle spalle della Scala in largo Maria Callas, è previsto anche un presidio indetto dalla Cgil, dei lavoratori in appalto dei servizi museali e delle biblioteche comunali, che lamentano i ritardi del Comune nell’indire la nuova gara d’appalto. Per la cronaca, sempre domani ma alle 15 all’Arco della Pace, si sono dati appuntamento un gruppo di redivivi no vax, con lo slogan “dalla protesta alla proposta”.