Lollobrigida: continuità governo essenziale per crescita economica

"Strategia e piani a breve, a medio e a lungo termine fanno differenza"

DIC 6, 2022 -

Milano, 6 dic. (askanews) – “La presenza di tanti governi è stata un elemento di debolezza oggettivo dell’Italia. Se hai un governo che ha un indirizzo, hai un punto di riferimento, se invece hai una molteplicità di governi che si sovrappongono l’uno con l’altro, crei un elemento di destabilizzazione nel rapporto vituoso che c’è tra i corpi intermedi e i punti di riferimento nell’ambito dello sviluppo e anche in ambito europeo ed extraeuropeo. E’ un fatto oggettivo che l’Italia sia rimasta indietro rispetto ai progressi che altre nazioni, all’interno del quadro europeo, hanno potuto affermare con una continuità di governo”. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida, nel corso del suo intervento all’Assemblea nazionale dei delegati di Legacoop Agroalimentare a Roma. Ricordando quando l’Italia nel 1991 era la “quarta potenza industriale” e in modo “solidale, insieme agli altri Paesi, aveva sostenuto e fatto crescere la Germania che in quel momento era ginocchio”, il ministro ha spiegato che ora “dopo trent’anni la Germania è la prima nazione industriale del pianeta e l’Italia ha perso di competitività”. Sottolineando che Italia e Germania sono “nello stesso organismo, nello stesso quadro normativo, abbiamo le stesse direttive, gli stessi approcci alle problematiche”, Lollobrigida ha evidenziato che “l’unico elemento distintivo vero che io leggo è la continuità di governo la pianificazione, la strategia, la capacità di dotarsi di piani a breve, a medio e a lungo termine che hanno permesso a quella economia, ma anche a quella francese e spagnola, di resistere, di crescere e diventare oggi, per esempio in questo settore, troppo spesso più autorevole dell’Italia”. “L’invito è quindi quello a una continuità di governo, al di là di chi protempore vince, è un elemento essenziale anche per la crescita economica” ha chiosato il ministro, concludendo “questo è un punto che spero sia l’eredità che questo governo possa lasciare, con obbiettvi che diventino strategici per la nazione, nel senso che quando cambia un governo possono cambiare alcune ricetta ma devono rimanere inalterati alcuni obiettivi di fondo, tra cui la difesa delle nostre imprese, delle nostre ricchezze, dei nostri punti fermi su cui basare crescita e tutela del nostro modo di lavorare e impegnarci, e anche dei nostri valori di riferimento”.