Veneto Banca, legali risparmiatori a Nordio: rischio prescrizione

Rischio prescrizione con prima udienza a novembre 2023

NOV 8, 2022 -

Roma, 8 nov. (askanews) – Chiedono al ministro della giustizia Carlo Nordio di intervenire. I legali dei risparmiatori traditi da Veneto Banca, hanno inoltrato una lettera aperta al guardasigilli nella quale chiedono di poter disporre ed accertamenti ed atti ispettivi in relazione a quanto sta avvenendo per il processo sul caso. I 34 avvocati nella missiva, prima esprimono “sincere congratulazioni al dottor Carlo Nordio, magistrato di valore prima e giurista di chiara fama poi, per la nomina a ministro della giustizia nel Governo di recente costituito” e poi aggiungono: “Sembrano esservi, finalmente, tutti i presupposti per raccogliere con fiducia la sfida della Giustizia, in un periodo di crisi senza precedenti”. Poi ricordano: “Il ministro ha già manifestato in passato l’imperativo categorico di un sistema più rapido ed efficiente, dichiarando come ciò non possa prescindere dall’aumento di un organico la cui carenza cronica impedisce talvolta la stessa celebrazione dei processi”. Si sottopone all’attenzione del ministro “il dramma vissuto dagli azionisti della Veneto Banca, i quali, dopo aver visto andare in fumo i loro risparmi, si vedono ora negata la possibilità di ottenere verità e giustizia all’esito dei processi che si stanno celebrando avanti il tribunale di Treviso”. Perché “l’ipotesi di associazione a delinquere finalizzata alla truffa è destinata a finire in prescrizione, essendo la prima udienza dibattimentale stata fissata a novembre 2023”. “E’ evidente – si spiega – che, come dichiarato dal dott. Massimo De Bortoli, pubblico ministero presso il Tribunale di Treviso che ha sostenuto la tesi dell’accusa: ‘Non ci sarà alcun processo, è tutto finito'”. Per questo i 34 difensori di parte offesa chiedono al ministro Nordio “di disporre ogni opportuno accertamento ed atto ispettivo – perché la prima udienza dibattimentale è stata fissata, all’esito dell’udienza preliminare conclusasi a luglio 2022, nel novembre 2023? – e di fare quanto nelle sue possibilità per consentire che i risparmiatori traditi da Veneto Banca possano ottenere, in sede giudiziale, ciò che è loro diritto ottenere: verità e giustizia”. I legali poi aggiungono: “Ciò, del resto, è quanto impone l’articolo 24, primo e secondo comma, della Costituzione, che garantisce l’effettività della tutela giurisdizionale1. Anche ai sensi dell’articolo 13 della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo, la nozione di tutela in giudizio si connota del concetto sostanziale di ‘effettività’, che postula la necessaria analisi in merito alla concreta possibilità che una posizione giuridica, accertata nella sua esistenza, venga soddisfatta in modo efficace”. Gli avvocati augurano buon lavoro al ministro e affermano di avere la certezza che l’esponente di Governo “terrà nella dovuta considerazione la drammatica situazione che hanno vissuto e stanno vivendo i risparmiatori traditi da Veneto Banca, ai quali il tribunale di Treviso non sta garantendo l’effettiva tutela giurisdizionale loro riconosciuta dalla Costituzione e dalla Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo. Chiediamo al ministro Nordio, inoltre, di fare quanto nelle sue possibilità affinché il ministero dell’economia e delle finanze finalmente autorizzi a favore degli aventi diritto la distribuzione delle somme ancora allocate all’interno del F.I.R. (Fondo Indennizzo Risparmiatori, di cui alla Legge 30-12-2018, n. 145) e pari a circa 500 milioni/euro”.