Sfide contemporanee e cibo del futuro alla XI edizione “Food, wine and co”

Seminario il 26 ottobre presso l'Università di Tor Vergata

OTT 7, 2022 -

Milano, 7 ott. (askanews) – Produzione, distribuzione, promozione e condivisione del cibo del futuro rispetto ai nuovi consumatori alle prese con spinte inflazionistiche, tensioni geopolitiche e spiragli di crescita per il made in Italy. Ruota intorno a questi temi l’undicesima edizione del seminario “Food, wine & Co”, l’appuntamento che dal 2012 valorizza l’eccellenza delle realtà italiane nel settore agroalimentare ed eno-gastronomico. L’appuntamento è fissato per mercoledì 26 ottobre, nell’ambito di “Future Sight”, evento che celebra i 40 anni dell’Università di Roma Tor Vergata. Organizzato dal master in Economia e management della comunicazione e dei media dell’Università Tor Vergata, l’appuntamento è stato ideato da Simonetta Pattuglia, direttore del master e Paola Cambria, direttore Comunicazione e giornalista eno-gastronomica. È dedicato a brand, prodotti, servizi, imprese e territori italiani e al valore che esprimono come ricchezza distintiva e strategica, in un’ottica di sviluppo sostenibile e di benessere delle persone, nel confronto con gli altri Paesi e i trend internazionali. “Dalla comunicazione enogastronomica al marketing territoriale, dalla food innovation al food brand: nel corso degli anni, il nostro appuntamento ha coinvolto con successo il settore industriale, agricolo e di trasformazione alimentare a 360 gradi. Un settore che vale 538 miliardi, pari al 25% del Pil nazionale – commenta Pattuglia – Quest’anno, a undici anni dalla prima edizione, esploreremo, in ottica marketing e comunicazione, i nuovi trend della nutrizione, sempre più influenzati dai principi di salute e sostenibilità, con uno sguardo al futuro tra crisi e nuove modalità di produzione, distribuzione e consumo”. Gli speaker si interrogheranno sul cibo del futuro, alla luce degli scenari che stanno cambiando l’industria alimentare: i conflitti, con Ucraina e Russia che sono importanti produttori di grano, orzo, mais, semi di girasole, la volatilità dei prezzi e la crisi climatica; la guerra in Ucraina che avrà un impatto sui costi che supererà i 15mila euro ad azienda e che tenderà ad avvicinarsi pericolosamente al tetto dei 100mila euro per le imprese che allevano granivori; la siccità in Italia, che interessa il 38,5% delle aree agricole irrigate in Italia, il 9,1% dei terreni agricoli non irrigati ed il 20,9% dei prati-pascoli (Osservatorio Anbi sulle risorse idriche, 2022). “Il cibo del futuro – continua Pattuglia – sarà sempre più genuino, autentico e sostenibile. Il biologico continua a crescere: le vendite alimentari bio nel mercato interno hanno raggiunto nel 2021 4,6 miliardi di euro, registrando un aumento del +5% rispetto al 2020. L’80,5% degli italiani acquista prodotti alimentari a ‘chilometro zero’, valorizzando così le aziende agricole locali e riducendo l’utilizzo di mezzi di trasporto che incidono sul riscaldamento globale. Sempre più persone scelgono di non essere più onnivore, preferendo la dieta vegetariana o vegana e dando ascolto ai propri principi etici o morali: in Italia sono poco meno del 10% della popolazione, e il dato europeo è raddoppiato in quattro anni. L’83,1% degli italiani, quando sceglie cosa mangiare, è attento all’impatto sulla salute, mentre il 93,5% riutilizza il cibo che avanza da pranzi e cene, in una logica di riduzione degli sprechi”. “E’ inoltre emerso che il 43% delle famiglie italiane – prosegue la professoressa – reagirà allo scenario inflazionistico causato dalla guerra concentrando la spesa su prodotti indispensabili, eliminando il superfluo. Concludo segnalando la grande crescita del comparto agroalimentare italiano, che nel 2021 ha registrato numeri export da record per un valore di 52mld di euro (Ismea 2021), con il vino protagonista (le vendite hanno superato i 7 miliardi di euro) e un aumento del 21% rispetto al 2020 (Ismea su dati Istat, 2021). Dati incoraggianti che devono spingerci a fare una profonda riflessione sull’importanza di valorizzare e proteggere il made in Italy”. L’evento prevede inoltre un secondo appuntamento, dedicato ai temi del benessere e della salute, il 9 e 10 febbraio presso Fiera di Roma, nell’ambito di “Welfair – Il benessere in fiera”.