Breakthrough New Horizons in Physics Prize ad Anna Grassellino

SET 22, 2022 -

Ricerca Roma, 22 set. (askanews) – Anna Grassellino, direttrice del Centro SQMS Superconducting Quantum Materials and Systems Centre del Fermilab, è stata insignita del Breakthrough New Horizons Prize “per la scoperta di importanti miglioramenti delle prestazioni delle cavità a radiofrequenza superconduttive al niobio, con applicazioni che vanno dalla fisica degli acceleratori ai dispositivi quantistici”. “Sono onorata di ricevere questo prestigioso premio dalla Breakthrough Foundation”, commenta Anna Grassellino, “ringrazio il DOE Dipartimento dell’Energia – Office of Science degli Stati Uniti per il supporto alla mia carriera scientifica, che mi ha consentito di lavorare alla frontiera della scienza. Dai più grandi acceleratori di particelle ai dispositivi quantistici, ho avuto l’opportunità di contribuire all’avanzamento di tecnologie che apriranno nuovi orizzonti scientifici. E sono grata al mio gruppo di lavoro al Fermilab, ai miei collaboratori al centro SQMS tra cui l’INFN, con cui continueremo a fare importanti scoperte”, conclude Grassellino. “Congratulazioni ad Anna per questo nuovo importante riconoscimento al suo merito scientifico e manageriale, e al suo lavoro alle frontiere della ricerca scientifica e tecnologica”, commenta Antonio Zoccoli, presidente dell’INFN. “Il contributo che Anna ha portato al campo della fisica degli acceleratori prima, e che sta portando ora al settore del calcolo quantistico, infatti, può aprire a nuovi scenari sia nella ricerca in fisica fondamentale, sia in ambiti applicativi di interesse e potenziale grande impatto per la società”, conclude Zoccoli. Anna Grassellino è la direttrice del National Quantum Information Science Superconducting Quantum Materials and Systems Center, ricercatrice senior al Fermilab di Chicago e capo della divisione SQMS del Fermilab. E’ nata Marsala e ha studiato ingegneria elettronica all’Università di Pisa. Ha iniziato la sua carriera all’INFN e ha poi conseguito il dottorato di ricerca presso l’Università della Pennsylvania prima di entrare a far parte del Fermilab nel 2012. La sua ricerca si concentra sulla tecnologia a radiofrequenza superconduttiva, nota come SRF, al cuore dei moderni acceleratori di particelle, in particolare sulla comprensione e sul miglioramento delle prestazioni delle cavità SRF per consentire nuove applicazioni che vanno dagli acceleratori di particelle ai rivelatori, alla scienza dell’informazione quantistica.