Roma, associazioni contro delibera “elettorale” giunta Gualtieri

"Sui beni comuni decisioni sulla nostra pelle"

SET 21, 2022 -

Elezioni Roma, 21 set. (askanews) – Associazioni romane di nuovo sorprese da un provvedimento della giunta di Roberto Gualtieri che definiscono “elettorale”, e che, invece di facilitare loro le attività, le lascia nelle condizioni di difficoltà in cui si trovano. A scrivere in direzione del Campidoglio sono la comunità delle iniziative autogestite Caio, lo spazio di sport e cultura popolare Scup, sotto sfratto a Stazione Tuscolana, e la Laboratoria Ecologista Berta Càceres già sgomberata alla Caffarella. Obiettivo, la delibera della giunta Gualtieri sui Beni comuni che l’assessore al decentramento e candidato alle elezioni politiche Andrea Catarci dovrebbe presentare domani in Campidoglio con il sindaco di Roma Roberto Gualtieri. “Alcune associazioni – spiegano le tre realtà in una nota congiunta – hanno ricevuto l’invito a partecipare alla presentazione in Campidoglio del nuovo regolamento comunale sull’amministrazione condivisa dei beni comuni. Questo regolamento, che può essere definito elettorale, arriva dopo la presentazione del regolamento sulla gestione del patrimonio pubblico che è stato di tipo balneare”, attaccano. “Simpatica – commentano – la circostanza che nella convocazione sia stato menzionato il confronto avuto con i cittadini. In realtà su questo regolamento, che non risulta essere stato discusso con la cittadinanza, non risulta che sia stata fatta neanche una commissione. In particolare, un bene è comune se la sua gestione è partecipata, principio che sembra dimenticato nel percorso che ha portato a questa delibera. Per un assessorato, quello che lo propone, che avrebbe le competenze sulla partecipazione, è abbastanza singolare lanciare, a tre giorni dall’apertura delle urne, un testo assolutamente sconosciuto nel suo contenuto”. “Non possiamo tollerare la continua campagna elettorale fatta sulle spalle di tutti noi cittadini – sottolineano le tre realtà associative – , da parte di una Giunta che è stata chiamata a risolvere dei problemi che, dal suo inserimento, invece, risultano aggravati. In attesa di leggere questa ennesimo pacco sorpresa, ricordiamo a questa amministrazione il doppio sgombero della Laboratoria Ecologista Berta Càceres alla Caffarella, l’imminente sgombero di Scup a stazione Tuscolana o del teatro Piccolo a Pietralata, oltre alle richieste quasi milionarie arrivate a chi da anni gestisce il patrimonio pubblico, tutte questioni irrisolte e su cui l’amministrazione non solo non ha presentato soluzioni alternative, ma va avanti facendo finta di nulla”. Questo tipo di meccanismi, concludono le associazioni “sono quelli che, di fatto, stanno consegnando la città a privati e fondi immobiliari, una tendenza che va assolutamente invertita”, aggiungono, taggando nel messaggio social, oltre al sindaco Roberto Gualtieri e all’assessore-candidato Catarci, i presidenti Pd delle commissioni capitoline Patrimonio Yuri Trombetti e Cultura Erica Battaglia, l’assessore al Patrimonio Tobia Zevi e Titti Di Salvo, presidente del Municipio IX.