GIMBE: i numeri del Covid sono tutti in calo (contagi -17,3% e decessi -22,1%)

Cartabellotta: fase di plateau con lieve andamento discendente

SET 8, 2022 -

La pandemia Roma, 8 set. (askanews) – Secondo il monitoraggio indipendente della Fondazione GIMBE, nella settimana 31 agosto-6 settembre, rispetto alla precedente, una diminuzione dei nuovi casi (123.782 vs 149.701) e dei decessi (447 vs 574). In calo anche i casi attualmente positivi (571.344 vs 660.241), le persone in isolamento domiciliare (566.700 vs 654.588), i ricoveri con sintomi (4.459 vs 5.427) e le terapie intensive (185 vs 226). In dettaglio, rispetto alla settimana precedente, si registrano le seguenti variazioni: decessi 447 (-22,1%), di cui 66 riferiti a periodi precedenti; terapia intensiva -41 (-18,1%); ricoverati con sintomi -968 (-17,8%); isolamento domiciliare -87.888 (-13,4%); nuovi casi 123.782 (-17,3%); casi attualmente positivi -88.897 (-13,5%). “Il numero dei nuovi casi settimanali – dichiara Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione GIMBE – si attesta intorno a quota 124 mila, con una media mobile a 7 giorni di oltre 17 mila casi al giorno. Da metà agosto, la curva è sostanzialmente in una fase di plateau con lieve andamento discendente negli ultimi giorni”. In tutte le Regioni si registra un calo percentuale dei nuovi casi (dal -8,8% della Provincia Autonoma di Trento al -34,2% della Calabria). Rispetto alla settimana precedente, in 104 Province si rileva una diminuzione dei nuovi casi (dal -1% di Cremona al -38,3% di Crotone), mentre solo tre Province segnano un incremento: Forlì-Cesena (+7,4%), Ravenna (+7,2%) e Belluno (+2,4%). L’incidenza rimane sotto i 500 casi per 100.000 abitanti in tutte le Province: dai 90 casi per 100.000 abitanti di Barletta-Andria-Trani ai 409 di Crotone. “Considerato che Omicron BA.1 non circola più in Italia e che i vaccini aggiornati a BA.4 e BA.5 sono in dirittura di arrivo, il ruolo di questo primo vaccino aggiornato” e autorizzato dall’AIFA lo scorso 5 settembre “sembra marginale, anche perché non disponiamo di prove di efficacia sull’infezione e, soprattutto, sulla malattia grave. Quello che è davvero importante per over 60 e fragili è fare al più presto la quarta dose con qualunque vaccino disponibile, senza attendere ulteriormente. La popolazione generale che deve completare il ciclo primario con la terza dose può optare per il vaccino ‘tradizionale’, per quello aggiornato a BA.1, oppure attendere quello sviluppato per BA.4 e BA.5, la cui approvazione EMA è prevista per metà settembre”. Così Nino Cartabellotta, presidente Fondazione GIMBE, nel monitoraggio settimanale dell’ente. Lo scorso 5 settembre 2022, ricorda GIMBE, l’AIFA ha dato il via libera in Italia ai vaccini bivalenti Pfizer e Moderna, aggiornati alla variante Omicron BA.1, già approvati da EMA come booster per tutti gli over 12. La dose booster può essere somministrata dopo almeno tre mesi dal completamento del ciclo vaccinale primario o dalla terza dose. Rispetto al vaccino monovalente originale, quello aggiornato induce una maggiore risposta anticorpale sia nei confronti di Omicron BA.1 che di BA.4 e BA.5, con un profilo di sicurezza sovrapponibile. Per quanto riguarda le quarte dosi, secondo quanto disposto dalla Circolare del Ministero della Salute dell’11 luglio 2022, la platea di persone candidate a ricevere il secondo richiamo (quarta dose) – da effettuare dopo almeno 120 giorni dalla terza dose (primo richiamo) o dall’infezione post terza dose – è di oltre 17,1 milioni di persone, di cui più di 1,89 milioni non eleggibili nell’immediato in quanto guarite da meno di 120 giorni e 2,3 milioni che l’hanno già ricevuto: sono dunque quasi 13 milioni le persone che dovrebbero riceverlo subito. Al 7 settembre (aggiornamento ore 06.17) sono state somministrate 2.323.573 quarte dosi, con una media mobile di 10.656 somministrazioni al giorno (settimana 31 agosto-6 settembre), in calo rispetto alle 12.652 della scorsa settimana (-15,8%) (figura 16). In base alla platea ufficiale (n. 17.140.056 di cui 5.480.919 della fascia 60-69 anni, 4.425.006 della fascia 70-79 anni, 3.691.879 di over 80, 3.454.153 pazienti fragili e 88.099 ospiti delle RSA che non ricadono nelle categorie precedenti), aggiornata al 27 luglio, il tasso di copertura nazionale per le quarte dosi è del 17,7% con nette differenze regionali: dal 6,6% della Provincia Autonoma di Bolzano al 33,7% del Piemonte. Sav/Int13