Roma, Bilancio 2021 Farmacap chiude con perdita di 2,3 milioni

Assemblea Capitolina approva 13,5 milioni per Piano risanamento

AGO 2, 2022 -

Campidoglio Roma, 2 ago. (askanews) – Il bilancio 2021 chiude con 2,3 milioni di perdite “una cifra superiore a quanto previsto nel Piano di risanamento”, ammette l’assessora capitolina al Sociale Barbara Funari. Ma l’approvazione con 23 voti favorevoli, da parte dell’Assemblea Capitolina, di una delibera di Giunta che approva il bilancio nei tempi di legge, e prevede un intervento di Roma Capitale da 13,5 milioni, pur non immediatamente eseguibile, per coprire gli 879 mila euro di perdite non previste dal Piano di risanamento, accelerando l’azione del Campidoglio. Nella seduta odierna dell’Assemblea Capitolina sono arrivate in aula Giulio Cesare due delibere cruciali per il rilancio di Farmacap, la partecipata con cui Roma Capitale gestisce le 45 farmacie comunali. La prima non ha potuto che accertare la perdita imprevista della partecipata nel 2021, “che trova compensazione nel patrimonio netto e si attesta in misura inferiore all’esercizio precedente”, ha spiegato Funari. L’approvazione del Bilancio “consente di dare attuazione a quanto previsto dal Piano di risanamento 2021-2024 – ha sottolineato Funari – che risana le perdite dei bilanci precedenti e di quello attuale per un totale di oltre 21,4 milioni di euro attraverso tre interventi: abbattimento del fondo di dotazione per 7,8 milioni, l’intervento del socio Roma capitale per 13,5 mln, il cui esborso finanziario copre la perdita con 1,4 milioni di euro e la ricostituzione del capitale sociale con 4,8 milioni”. “Una maggioranza distratta – secondo l’intervento in Aula del consigliere di Fratelli d’Italia Andrea De Priamo – che non si assicura nemmeno di avere i numeri sufficienti per rendere questo bilancio immediatamente eseguibile”. L’Assemblea ha proceduto, inoltre, a approvare un adeguamento dello statuto di Farmacap per adeguarlo alle ultime variazioni normative sulle aziende speciali. Farmacap potrà avere così, tra l’altro, un Cda a tre membri, il cui compenso possa essere decurtato in base ai risultati fino al 30%, e non presentare il bilancio preventivo, sostituito dal bilancio di programma. Soddisfatte la capogruppo del partito Democratico in Campidoglio Valeria Baglio, la presidente della commissione Bilancio Giulia Tempesta e la presidente della commissione Politiche Sociali Nella Converti che in una nota congiunta, spiegano che “spetterà ora al nuovo management aziendale, con in testa un Cda che succederà alla gestione commissariale, a proseguire in fretta questa azione di rilancio che punta a potenziare e arricchire l’offerta dei servizi socio-sanitari, soprattutto nelle periferie dove ce ne è un gran bisogno”.