Civitanova, legale famiglia: clima politico contro lo straniero

"Ogorchukwu ucciso da chi odiava tutto quello che rappresentava"

LUG 30, 2022 -

Omicidio Civitanova Roma, 30 lug. (askanews) – “A Civitanova non si può dire che ci sia un clima di intolleranza e xenofobia, qui gli stranieri sono integrati. È una città multietnica. Certamente però è innegabile che ci sia un clima di avversione e di odio verso gli extracomunitari che devono essere respinti a prescindere e questo clima fa breccia in individui di scarsissimo spessore culturale e civico”. Così ha detto a Radio Capital l’avvocato Francesco Mantella, legale della famiglia di Alika Ogorchukwu, il nigeriano ucciso a Civitanova Marche. “Chi ragiona di pancia segue quelli che dicono via gli stranieri, questi ci rubano il lavoro, ci stuprano le mogli. Molti seguono questo filone che è politico ovviamente”, ha continuato il penalista. L’avvocato Mantella ha anche commentato le parole del dirigente della Squadra Mobile di Macerata che in conferenza stampa esclude l’odio razziale come movente dell’omicidio: “Credo che sia probabile che ci sia una componente razziale in questo omicidio per quelle che sono state le modalità dell’aggressione. L’aggressore ha sprigionato un odio e una violenza che non può trovare spiegazione se non in una spinta interiore, magari covata da tempo. Corrergli dietro, insistere nell’aggressione e poi scappare via che cos’è? Non lo vogliamo chiamare odio razziale? Ha espresso un sentimento di avversione verso tutto ciò che Alika rappresentava. Perché altrimenti lo ha rincorso, può averlo fatto davvero perché ha chiesto un euro?”.