Operaio morì cadendo da terrazzo, in 3 rischiano processo

Sotto accusa a Vasto due imprenditori edili e un tecnico

LUG 27, 2022 -

Lavoro Roma, 27 lug. (askanews) – E’ stato mandato a lavorare in un edificio a svariati metri di altezza senza alcuna protezione, a partire dai “banali” parapetti, ma ora i responsabili dovranno rispondere, davanti alla giustizia e ai familiari dell’ennesima vittima sul lavoro, di queste gravi e fatali omissioni. A conclusione delle indagini preliminari per la tragica morte bianca, a soli 59 anni, di Nicola Di Biase, avvenuta a San Salvo, in provincia di Chieti, l’11 novembre 2020, il pubblico Ministero della Procura di Vasto, Giampiero Di Florio, ha chiesto il rinvio a giudizio per due imprenditori edili e un professionista. Sotto accusa c’è il legale rappresentante della ditta a cui erano stati affidati i lavori di ripristino e rifacimento delle facciate del condominio “Napoli2” in via Monte Grappa angolo via Napoli, che si erano resi necessari a causa della caduta di calcinacci dai sottobalconi. Indagato anche il titolare della ditta che aveva a sua volta ricevuto in subappalto alcune lavorazioni di risanamento tra cui la ridipintura e datore di lavoro dell’operaio deceduto. Rischia il processo pure il coordinatore in fase di progettazione e responsabile della sicurezza del cantiere. Il gup del tribunale di Vasto, Fabrizio Pasquale, ha fissato al 15 settembre 2022 l’udienza preliminare. Nel processo la moglie e il figlio del lavoratore, assistiti da Studio3A, si aspettano – si spiega in una nota – “finalmente risposte dalla giustizia penale, con l’auspicio che ciò possa anche sbloccare la questione risarcitoria, visto che sinora non hanno ricevuto un euro di risarcimento dalle assicurazioni delle ditte coinvolte”. (Segue)