Allarme cinghiali, Piemonte: ancora più grave con peste suina

"Chiediamo più guardie venatorie e personale per il contenimento"

LUG 14, 2022 -

Regioni Torino, 14 lug. (askanews) – “In Piemonte ci troviamo in una situazione ancora più grave e siamo qui a chiedere allo Stato di risolvere un problema di emergenza”. Lo ha affermato l’assessore all’Agricoltura della Regione Piemonte Marco Protopapa, durante la conferenza stampa che si è tenuta questa mattina al Cinsedo a Roma con la partecipazione dei 21 assessori regionali all’Agricoltura. “Siamo di fronte ad un bollettino di guerra – ha sottolineato – dovuto ai gravi danni in agricoltura con i campi devastati e alla mancanza di sicurezza sulle strade con incidenti mortali. L’ultimo è avvenuto ieri notte nel Cuneese, a Villanova Mondovì, dove purtroppo ha perso la vita una donna e a nome della Regione esprimo le più profonde condoglianze alla famiglia”. “Lo Stato non ci aiuta con una legge vecchia ferma al 1992 (legge 157 del 1992). In più il Piemonte è sotto scacco della peste suina africana – ha puntualizzato Protopapa -. Abbiamo dovuto fermare tutte le attività nei territori interessati dalla peste suina, perché l’emergenza sanitaria della Psa ci impone drastiche ristrettezze di azione nel rispetto di regole europee e sanitarie non condivise. Un danno economico pesante che interessa non solo le aziende agricole”. “Abbiamo bisogno di soluzioni e di ristori – ha proseguito l’assessore -. Abbiamo bisogno di aprire l’attività venatoria temporaneamente e non possiamo affidarci ai soli cacciatori ma occorrono più guardie venatorie e personale dedicato alle attività di controllo e di contenimento”.