Domenica 3 luglio 2022 - 18:57
Marmolada, CNR: con riscaldamento globale zone sicure oggi pericolose
Colucci: il crollo dopo settimane e settimane di temperature altissime

“Dopo settimane e settimane con temperature straordinariamente alte e di molto superiori a quelli che sono i valori normali in questo periodo dell’anno – spiega – con i ghiacciai alpini ormai scoperti dalla neve invernale che è stata scarsissima e che invece avrebbe avuto il potere di proteggere il ghiacciaio sottostante dal caldo estivo, si è arrivati ad una grande disponibilità di acqua in questi giorni con l’ondata estrema di calore dall’Africa e temperature con valori vicini a record assoluti mai registrati per le Alpi. La grande quantità di acqua destabilizza la massa glaciale e lubrifica le porzioni deboli così che si possano innescare eventi catastrofici come questi, cioè che un pezzo intero parta verso valle”.
“Gli alpinisti sanno bene come comportarsi in queste situazioni – sottolinea ancora l’esperto – ma negli ultimi anni i social hanno avvicinato all’alpinismo una quantità molto più ampia di persone che però spesso non sono attente all’ambiente nel quale si trovano. Il tutto è aggravato dal riscaldamento globale che ha reso pericolose zone che fino a 20-30 anni fa erano sicure e tranquille, perchè la criosfera alpina è in una fase di trasformazione molto rapida a causa delle temperature che continuano ad aumentare e sta cercando il suo nuovo equilibrio: in questo momento i ghiacciai alpini sono in totale disequilibrio a causa di questo nuovo clima, di conseguenza finchè non raggiungono un equilibrio reagiscono riducendosi oppure provocando eventi catastrofici come questo”.
Che fare dunque? “C’è solo da adattarsi a una nuova situazione – avverte Colucci – riconoscerne i rischi e le nuove pericolosità e quindi agire di conseguenza, se invece avessimo voluto risolvere o almeno non arrivare a questo punto avremmo dovuto iniziare 30 anni fa con le politiche di conversione energetica verso le rinnovabili e magari adesso non ci troveremmo in una situazione che anno dopo anno diventa sempre più grave. La fusione glaciale alpina è solo un aspetto della medaglia, ma il riscaldamento globale ne porta con se tanti altri”.
