Toscana, concorso per “terza torre” centro direzionale Regione

Presentato questa mattina dal presidente Giani

GIU 28, 2022 -

Toscana Firenze, 28 giu. (askanews) – Sarà un concorso internazionale di idee a definire la nuova vita del Centro direzionale di Novoli, da anni “casa” della gran parte degli uffici regionali in Toscana. A presentarlo, questa mattina in Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze, il presidente della Regione Eugenio Giani, assieme al direttore generale Paolo Pantuliano e al direttore della direzione “Opere pubbliche” Michele Mazzoni. I professionisti che parteciperanno al concorso saranno chiamati a rielaborare la configurazione del Centro, sia attraverso il restyling dei due edifici esistenti e degli spazi esterni sia attraverso la costruzione della nuova “Terza Torre”, che sarà più alta delle altre e dovrà essere dotata di un auditorium da 350 posti aperto alla cittadinanza; una sala operativa h24 (provvista di sala di telecontrollo dove potranno confluire le notizie e i dati di tutto il territorio regionale); una sala esposizioni; un’area direzionale principale e sei aree direzionali secondarie; spazi per il ricevimento del pubblico e ambienti per accogliere fino a 350 nuove postazioni di lavoro per i dipendenti regionali. “Il concorso, il cui bando sarà aperto da domani, nasce all’interno di un più ampio percorso programmatico voluto dalla giunta per accorpare e ridurre il numero delle sedi regionali, ottimizzando gli spazi e contenendo spese di affitto e manutenzione ordinaria e straordinaria”, spiega il presidente Giani, che aggiunge: “La nostra volontà è quella di trasferire a Novoli la presidenza, alcuni assessorati e di portare dagli attuali mille a 1500 le dipendenti e i dipendenti che lavorano nel Centro”. Per questa sfida, la Regione Toscana ha stanziato circa 52 milioni e 300mila euro di cui 35 milioni riservati ai lavori di realizzazione, con l’obiettivo di “creare uno spazio moderno e dare un segno – propsegue Giani – della centralità delle politiche territoriali anche dal punto di vista architettonico, tecnologico, impiantistico, energetico e nel rispetto della sostenibilità ambientale”. “Un simbolo – sottolinea – che sia visibile e riconoscibile su tutto il territorio Regionale, che sia per i cittadini non solo un punto di riferimento ma anche un manifesto delle potenzialità delle politiche regionali proiettate nel prossimo futuro”.