Torino, Gdf sequestra merce contraffatta per 30 mln di euro

Abbigliamento e telefonia: due imprenditori denunciati

GIU 23, 2022 -

Piemonte Torino, 23 giu. (askanews) – La guardia di finanza di Torino, in due diverse operazioni, ha sequestrato oltre 5,3 milioni accessori di telefonia e 51mila capi di abbigliamento contraffatti per un valore commerciale di circa 30 milioni di euro. La prima operazione ha portato al sequestro di vari articoli di abbigliamento: si trattava di capi contrassegnati come seta, i Baschi verdi però insospettiti dai prezzi troppo convenienti praticati su alcuni capi presentati come di alta qualità hanno fatto eseguire degli specifici accertamenti dal Laboratorio Chimico del Cnr di Biella e dalle analisi sono risultati invece composti di acrilico. Le successive indagini, coordinate dalla locale Procura della Repubblica, hanno consentito di risalire a tutte le fasi della filiera degli approvvigionamenti e di individuare, a Milano, all’interno del quartiere Sarpi, due depositi, gestiti da un imprenditore di origine asiatica, operante nel settore del commercio all’ingrosso di abbigliamento. Nei depositi sono stati trovati oltre 51mila articoli di abbigliamento, falsamente venduti come abito di pregio e riportanti noti marchi della moda del lusso (Louis Vuitton e Fendi), sottoposti a provvedimento cautelare poiché recanti mendaci indicazioni, apposte sia sulle etichettature sia sui relativi imballi, circa la loro effettiva composizione. L’imprenditore è stato denunciato per i reati di frode in commercio, contraffazione marchi e ricettazione. I vestiti avrebbero fruttato, se venduti, oltre un milione di euro. La seconda operazione ha riguardato gli accessori per la telefonia: power bank, cavi carica batterie, cover, cuffie, auricolari, casse stereo marchiati “made in Italy”, ma in realtà prodotti e importati dalla Cina. Sono stati sequestrati 5,3 milioni di articoli in tre depostivi ubicati a Milano e nella provincia di Novara. I finanzieri sono risaliti alla catena distributiva della merce illecita a seguito di un intervento precedentemente effettuato a Torino presso alcuni punti vendita ove erano stati rinvenuti, e successivamente sequestrati, centinaia di articoli similari, pubblicizzati come di origine italiana ancorché fossero stati prodotti ed importati dalla Cina. Denunciato un imprenditore italiano che dovrà rispondere dei reati di frode in commercio e vendita di prodotti industriali con segni mendaci. La merce, se immessa in commercio, avrebbe fruttato un illecito guadagno di circa 28 milioni di euro.