Obesità, 40% bimbi in Italia sovrappeso. Esperti Sicob a congresso

Dal 23 al 25 giugno a Cagliari

GIU 20, 2022 -

Salute Roma, 20 giu. (askanews) – “Visto che la chirurgia bariatrica sta finalmente ottenendo la considerazione più corretta, vale a dire quella di una chirurgia di guarigione e non estetica ed è in continuo aumento, questo Congresso ha tre obiettivi fondamentali: stabilire le buone pratiche, mettere al centro i giovani e soprattutto le donne chirurgo che devono conciliare lavoro e vita privata, in particolar modo in un momento in cui c’è anche una grande fuga dal Ssn. E poi parleremo del nostro incessante impegno nella lotta allo stigma e alle sue manifestazioni più odiose, cosa che ci vede da sempre in prima linea grazie anche al prezioso apporto delle associazioni dei pazienti”. Così il Prof. Roberto Moroni, Presidente del XXX Congresso SICOB (Società Italiana Chirurgia dell’obesità e delle Malattie Metaboliche ) in programma a Cagliari dal 23 al 25 giugno. I temi trattati dalla Società presieduta dal Prof. Marco Antonio Zappa sono tutti all’insegna della grande attualità. Sul piano strettamente clinico si parlerà invece di novità in fatto di tecniche chirurgiche, di gestione delle complicanze e dei risultati a medio-lungo termine, ma anche di ottimizzazione delle risorse e dei percorsi di cura. Si affronteranno anche temi controversi come la gestione degli insuccessi, l’indicazione all’utilizzo del robot, dell’endoscopia operativa, le indicazioni e le controindicazioni alla chirurgia secondaria, la sostenibilità economica. Focus importanti anche sulla fragilità psichica e sull’importanza del team multidisciplinare per il supporto del paziente, fondamentale per il successo duraturo degli interventi di chirurgia bariatrica. Centrale, però, resta la ricerca del continuo miglioramento delle procedure che possono rivoluzionare la qualità di vita dei pazienti, come sottolinea il Presidente del Congresso Roberto Moroni: “Noi in questo congresso non abbiamo l’ambizione di delineare delle linee guida, per questo è al lavoro una commissione della SICOB, ma di stabilire quali possano essere le buone pratiche, vale a dire gli ambiti in cui possiamo agire per migliorare non solo la qualità di vita ma anche l’aspettativa di vita del paziente e tutti i processi che bisogna mettere in atto perché questo obiettivo sia raggiunto. Non dimentichiamo infatti che oggi la chirurgia bariatrica rappresenta sempre più lo snodo per recuperare attraverso interventi effettuati in laparoscopia nel 98% dei casi, una qualità di vita che associa alla perdita di peso anche un drastico calo delle patologie e delle complicanze correlate all’obesità come diabete, patologie cardiovascolari, respiratorie ecc. E se consideriamo che in Italia l’11,7 % degli adulti e il 40% degli adolescenti soffre di obesità, un bambino su 3 è in sovrappeso o obeso e se non curato diventerà un adulto obeso, lo scenario ci obbliga ad impegnarci in questo senso. Per questo spaziamo su vari argomenti, partendo da sessioni dedicate alla terapia del diabete e alle aspettative relative ai risultati del decorso del diabete. Ma tratteremo anche le nuove metodiche endoscopiche operative, la gestione delle indicazioni degli interventi e delle possibili complicanze. Inoltre affrontiamo anche l’aspetto sociale che ci riguarda: nel nostro lavoro e in tutti i nostri progetti infatti coinvolgiamo a pieno titolo le associazioni dei pazienti che si battono a livello sociale e politico per abbattere lo stigma sull’obesità; a questi argomenti saranno dedicate sessioni ad hoc”. A proposito di stigma, alle parole del Presidente del Congresso Moroni si aggiungono quelle del Presidente SICOB Marco Antonio Zappa che condanna tutte le manifestazioni che prendono di mira gli adolescenti – ultima delle quali la sfida social denominata boiler summer cup, la cui data ufficiale di programmazione è il 21 giugno: “La SICOB – afferma il Prof. Zappa – condanna fermamente fenomeni come quello della boiler summer cup, sempre più diffusi e volti a creare un senso di enorme disagio e di emarginazione nei giovani che soffrono di obesità. Noi come Società Italiana di Chirurgia dell’Obesità e delle Malattie Metaboliche da sempre ci battiamo nei confronti di questi atteggiamenti gravissimi che possono avere serie ripercussioni anche sulla salute mentale dei nostri giovani e favoriamo invece tutti i programmi educativi che li contrastino e li prevengano coinvolgendo addetti ai lavori, istituzioni, aziende, scuole e famiglie. Occorre fermare definitivamente questa deriva; l’obesità è una malattia da prevenire e curare, non da denigrare”.