Alla Maiella un sentiero per conoscere l’orso bruno marsicano

Iniziativa del Parco e del Wwf: convivenza con l'uomo è possibile

GIU 20, 2022 -

Ambiente Roma, 20 giu. (askanews) – Come riconoscere il passaggio di un orso o sapere cosa preferisce mangiare in estate o in autunno, che fare o non fare in caso di incontro ravvicinato con un orso o perché è così importante proteggere questo mammifero fondamentale per tutto l’ecosistema. Insomma tutte le info per come entrare “a tu per tu” con l’orso bruno marsicano, con un’esperienza virtuale nel suo habitat naturale. Tutto questo è possibile grazie al “Sentiero dell’Orso” realizzato dal Parco Nazionale della Maiella insieme al WWF Italia grazie al progetto LIFE ARCPROM che da oggi sarà fruibile per tutti gli escursionisti. Il Sentiero dell’orso – inaugurato ieri con una giornata di festa alla quale hanno preso parte Lucio Zazzara e Luciano Di Martino, rispettivamente Presidente e Direttore del Parco Nazionale della Maiella, Luciano di Tizio, Vice Presidente WWF Italia e Alessandra Prampolini, Direttore Generale WWF Italia – si trova nel Parco Nazionale della Maiella, a Campo di Giove (AQ) nei pressi del Lago Ticino. È un percorso che si snoda lungo alcuni degli ambienti che fanno parte dell’habitat dell’orso bruno marsicano e prevede 6 soste ‘parlanti’ con totem a tre facce educativo-formativi. Queste installazioni forniscono informazioni sull’orso, sulle sue abitudini alimentari, sulla sua esistenza scandita dal susseguirsi delle stagioni, sulle sue caratteristiche biologiche peculiari, sull’ambiente naturale in cui vive e, naturalmente, sulle regole per una buona coesistenza con l’orso. Sono rivolti ad un pubblico vario, con un’attenzione particolare alle famiglie e agli studenti. Il sentiero – informa il Wwf – è lungo circa 4 Km con un percorso “ad anello” sviluppato tra i 1.000 e i 1.200 metri di altitudine, in gran parte lungo una strada campestre in ambiente aperto. Il bosco è invece attraversato percorrendo una mulattiera a fondo prevalentemente terroso, dove si cammina per meno di 1 Km. “Quella tra uomini e orsi è una convivenza bella e possibile. Ma è importante conoscere questo meraviglioso grande mammifero che vive nel nostro Appennino e seguire alcune regole di comportamento”, spiega Luciano Di Martino, Direttore del Parco Nazionale della Maiella. “La realizzazione del sentiero – prosegue il Direttore del Parco- si è resa possibile grazie al progetto europeo Life ARCPROM finalizzato al miglioramento del rapporto uomo-orso. Tuttavia, vista la potenzialità dello strumento, il Parco ha deciso di investire anche fondi propri e realizzare installazioni moderne e interattive con elementi di focus verso i più giovani. Il Sentiero dell’Orso è dunque un sentiero escursionistico, rivolto a tutti, dedicato all’orso bruno marsicano in modo tale che, chi è interessato, possa migliorare le proprie conoscenze sull’orso anche divertendosi”. “La presenza costante dell’orso sulla Maiella è ormai un dato acclarato che aumenta le speranze di sopravvivenza del plantigrado, cui soltanto un ampliamento dell’areale potrà garantire un futuro meno problematico. Per questo WWF e Parco Maiella, con una eccellente sinergia, lavorano insieme per favorire una tranquilla coesistenza tra le attività umane e una specie di fondamentale importanza per la biodiversità. Come sosteniamo da sempre, tutti insieme, possiamo cambiare in meglio il pianeta nel quale viviamo” ha detto Luciano Di Tizio, Vicepresidente del WWF Italia. Il Parco Nazionale della Maiella è una delle più importanti aree di espansione dell’orso bruno marsicano, la cui popolazione è in pericolo critico di estinzione soprattutto a causa delle ridotte dimensioni (circa 60 individui stimati nel 2014) e, dunque, per salvare questa sottospecie endemica dell’estinzione è necessario che il numero di individui aumenti. Affinché ciò sia possibile, devono coesistere due condizioni: nell’areale storico gli orsi devono sopravvivere e riprodursi; gli individui che vanno in dispersione devono avere a disposizione aree idonee per poter a loro volta sopravvivere e riprodursi ingrandendo l’areale della popolazione. Il ruolo del Parco è dunque quello di favorire l’arrivo di individui dall’areale storico (principalmente l’area che coincide con il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise) e di mettere in atto tutte le misure di conservazione atte a favorire la loro sopravvivenza e riproduzione. In questo contesto la gestione del conflitto uomo-orso ha un ruolo cruciale e, in particolare, l’educazione alla coesistenza con l’orso è fondamentale per avere il supporto della comunità nel portare avanti la strategia di conservazione. Imparare a coesistere con l’orso significa conoscerlo e per questo motivo è fondamentale muovere passi concreti nella direzione della creazione di strumenti di conoscenza ampi, diversificati e accattivanti come, appunto, Il Sentiero dell’Orso. Sebbene l’orso non sia mai scomparso dalla Maiella, – prosegue l’associazione – negli anni in cui la sua presenza è stata sporadica gli abitanti del Parco hanno dimenticato cosa vuol dire convivere con l’orso. Negli ultimi 10 anni, tuttavia, la sua presenza è tornata a essere tangibile per le popolazioni locali ed è proprio questo che ha spinto il Parco a impegnarsi, insieme al WWF Italia, in iniziative finalizzate alla migliore coesistenza possibile con l’uomo anche attraverso la partecipazione a progetti internazionali come il LIFE ARCPROM.